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So schläft das Kind ein

Come aiutare il bambino ad addormentarsi

Una giornata con il bebè o il bambino piccolo può essere assai faticosa e molti genitori desiderano che si addormenti rapidamente. Katja Stäheli, consulente in psicologia dello sviluppo di Zurigo, fornisce consigli per aiutare il bambino ad addormentarsi. Cosa devono sapere i genitori in merito al sonno del bambino? Il neonato deve dapprima trovare il proprio ritmo sonno-veglia e imparare nei primi mesi a dormire profondamente per diverse ore. Inizialmente dorme per circa due o tre ore di filato. Poi con il tempo adegua piano piano il ciclo del sonno in base alla luce e al buio nonché alle condizioni sociali. Verso i sei mesi molti bambini riescono a dormire fino a sei ore senza svegliarsi. È bene sapere che il bisogno di sonno varia da bambino a bambino. Come fanno i genitori a capire quando è il momento ideale per mettere a letto il bambino? Sin dalla nascita il piccolo segnala ai genitori quando è stanco. Mamma e papà devono però imparare a comprendere e riconoscere i segnali del bambino. Vi sono bambini che …

Insektenstiche

Punture d’insetti

Le punture di api, zanzare, vespe e altri insetti sono fastidiose, ma di solito guariscono senza problemi. Se un bebè o un bambino piccolo viene punto da un insetto, in particolare un’ape o una vespa, spesso i genitori si spaventano. Arthur Helbling, allergologo FMH a Berna, esorta a mantenere sempre la calma. Bisogna evitare di dimenarsi, perché intorno potrebbero esserci altri di questi insetti. «La cosa giusta da fare è prendere in braccio il piccolo e consolarlo», consiglia lo specialista. Il bambino dovrebbe stare il più fermo possibile in quanto il movimento può accelerare l’assorbimento del veleno. Caso particolare Essendo provvisto di uncini rivolti all’indietro, il pungiglione delle api rimane di solito conficcato nella pelle. «Se non si ha sottomano una pinzetta, basta grattarlo via con l’unghia o un fazzoletto», insegna il dottor Helbling. Non è vero che così facendo si svuota completamente la vescichetta del veleno attaccata al pungiglione. Il contenuto di veleno si svuota comunque in pochi secondi dopo la puntura. Silvana Wenzinger, farmacista della farmacia specializzata in pediatria TopPharm di Küttigen, consiglia …

Impfplan

È arrivato il nuovo calendario vaccinale

Dall’inizio del 2024 in Svizzera sono raccomandate nuove vaccinazioni complementari contro i rotavirus e il meningococco B. La dottoressa Anita Niederer spiega perché ha senso vaccinarsi contro i meningococchi. Cosa sono i meningococchi? I meningococchi sono batteri che possono colonizzare le vie respiratorie superiori. Fino al 15% della popolazione è portatore di questi batteri senza avere sintomi. I portatori però possono trasmettere i batteri ad altre persone. Esistono complessivamente dodici gruppi diversi di meningococchi. Cinque di questi possono farci ammalare gravemente. Grazie al vaccino i genitori possono proteggere i loro figli dai cinque gruppi pericolosi. Come si trasmettono i meningococchi? Il contagio avviene tramite le goccioline quando le persone sono a stretto contatto. La malattia ha una frequenza stagionale? Sì, le infezioni da meningococco sono un po’ più frequenti nei mesi invernali. Quali sono i sintomi dell’infezione da meningococco? Le persone infette hanno la febbre e lo stato generale non è buono. Sono frequenti anche mal di testa e rigidità del collo, che possono indicare un’infezione delle meningi. Può capitare anche che vi siamo piccole …

Frühgeburt

Elaborare una nascita prematura

In Svizzera 7 neonati su 100 vengono al mondo pretermine, cioè prima della 37a settimana di gravidanza. In questa intervista la psicologa Sabine Ihle spiega perché il parto prematuro è un’esperienza gravosa per i genitori e come elaborarlo. Perché il parto prematuro è un’esperienza difficile per i genitori? Non è solo il bambino a nascere prematuro, ma l’intera famiglia. Anche se un parto prematuro non è sempre inaspettato, spesso getta i genitori in una crisi emotiva e aggiunge ulteriore stress al già difficile passaggio alla genitorialità. Molti genitori affermano di sentirsi in colpa, di avere la forte sensazione di perdere il controllo, di patire per la separazione dal bambino e di temere di non riuscire a instaurare la relazione con il piccolo ricoverato in terapia intensiva. Il parto prematuro porta spesso i genitori a soffrire di depressione e ansia persistente e può destabilizzare la famiglia per diversi anni. I neonati prematuri e i loro genitori hanno bisogno di un supporto speciale per poter costruire un legame sicuro. Cosa è particolarmente opprimente per i genitori di …

Concorso

In palio due paia di cuffie Skullcandy Grom per bambini Le nuove cuffie Skullcandy Grom sono state concepite appositamente per i bambini. Oltre a un’eccellente qualità audio, vantano padiglioni auricolari a misura di bimbo per una vestibilità perfetta e garantiscono ai piccoli la piena immersione nel loro mondo dei suoni. Il volume delle cuffie Grom è limitato a 85 decibel per un ascolto sicuro e l’archetto è regolabile. Le cuffie possono essere ripiegate e riposte nel bagaglio. In palio due modelli senza fili in nero. www.skullcandy.eu Condizioni di partecipazione: Possono partecipare al concorso bimbi&bebè i residenti in Svizzera. Partecipando al concorso, si accetta di essere iscritti alla newsletter mensile. È possibile annullare l’iscrizione in qualsiasi momento. L’estrazione dei premi avverrà il 30 aprile 2024. Non è previsto alcun ricorso legale e non sarà avviata alcuna corrispondenza in merito all’estrazione del premio. Il nome del vincitore non sarà pubblicato.

Nuggi

Consigli per il ciuccio

I neonati hanno un forte bisogno di succhiare. In questa intervista la consulente per l’allattamento Therese Röthlisberger spiega cosa devono sapere i genitori in merito al ciuccio. Perché i bambini succhiano? Succhiando i bambini si calmano e si addormentano più facilmente. La natura ha voluto che soddisfacessero il loro bisogno di suzione attaccandosi al seno materno, stimolando e mantenendo così costante la produzione di latte. Cosa induce la suzione nel neonato? Il suo corpo rilascia ormoni ed endorfine. Queste sostanze svolgono un effetto antidolorifico, confortano, aiutano ad addormentarsi e regolano la digestione. L’uso del ciuccio ostacola l’allattamento? Succhiare un ciuccio o il seno materno sono due cose diverse. Con il ciuccio la bocca del bambino deve adattarsi a un corpo estraneo preformato. Questo può compromettere la suzione al seno, impedire un’assunzione sufficiente di latte e causare problemi di allattamento. Bisogna dare il ciuccio ai neonati? È importante che il bambino possa soddisfare il bisogno di suzione. Bisognerebbe dargli il ciuccio se viene separato dalla madre, è molto irrequieto, non viene allattato al seno oppure se …

Rotavirus-Impfung

Nuovo vaccino consigliato contro i rotavirus

Dall’inizio del 2024 la Commissione federale per le vaccinazioni (CFV) e l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) raccomandano la vaccinazione complementare contro i rotavirus. Il dottor Pierre-Alex Crisinel, infettivologo pediatrico e primario d’infettivologia e vaccinologia pediatrica del CHUV di Losanna, spiega perché ha senso farsi vaccinare. Quali sono i sintomi dell’infezione da rotavirus? Il virus colpisce la mucosa intestinale e altera l’assorbimento dei liquidi e degli alimenti. La malattia causa soprattutto febbre, vomito e diarrea. I bambini piccoli rischiano di disidratarsi se la perdita di liquidi dovuta al vomito e alla diarrea non viene adeguatamente compensata da una maggiore assunzione di liquidi. Nei bambini ricoverati in ospedale di solito la febbre e il vomito cessano dopo due o tre giorni, mentre la diarrea dopo quattro o cinque. Come si trasmette il virus? Il rotavirus si trasmette da individuo a individuo attraverso il contatto con le feci o il vomito di una persona infetta o attraverso le goccioline nell’aria. Perché nei primi due anni di vita quasi tutti i bambini vengono contagiati dal rotavirus? A questa …

Come far sentire a suo agio il bambino all’asilo nido

L’ingresso all’asilo nido è un passo importante per il bambino. Barbara Schaffner, responsabile del servizio di pedagogia di KIMI Krippen AG, spiega come fare affinché l’accudimento extrafamiliare funzioni bene. Come si prepara il proprio bambino all’asilo nido? È fondamentale che i genitori abbiano un atteggiamento positivo nei confronti dell’accudimento svolto dall’asilo nido e lo considerino un’opportunità per ampliare gli orizzonti del piccolo. I bambini che fin da piccoli hanno avuto contatti con altre persone all’interno della famiglia o nella cerchia di amici, di solito si adattano più facilmente all’asilo nido rispetto a quelli che sono sempre stati accuditi solo dai genitori o da persone aventi tale compito. Se al momento dell’ingresso all’asilo nido il bambino è già grandicello, è possibile rendergli familiare la nuova situazione con dei libri illustrati, organizzando una visita all’asilo nido e perlustrando i dintorni. Perché è necessario un periodo di adattamento? Perché consente al bambino di familiarizzarsi con il nuovo ambiente e con le persone che lo accudiscono. Questo periodo è molto importante anche per i genitori al fine di creare …

Wachstum

Dieci domande sulla crescita

In questa intervista lo specialista Udo Meinhardt risponde alle domande più importanti sulla crescita del bambino. Perché è importante controllare regolarmente la crescita del bambino? La crescita indica se il bambino è sano e se si sviluppa bene. Esistono diverse malattie e disturbi che possono pregiudicare la crescita senza manifestare altri sintomi. L’organizzazione pediatria svizzera raccomanda diverse visite di controllo preventive durante le quali il medico misura la statura del bambino. Nel primo anno di vita sono consigliati controlli all’età di 1, 2, 4, 6, 9 e 12 mesi, mentre nel secondo anno viene effettuata una prima misurazione a 18 mesi e la seconda a 24 mesi. Ulteriori controlli sono previsti a 3 e 4 anni. In seguito gli intervalli si allungano e si consiglia di misurare nuovamente la statura all’età di 6, 10, 12 e 14 anni. Come evolve la crescita normale? La crescita si suddivide in tre fasi. Nella prima tra 0 e 5 anni il bambino cresce molto in fretta, allungandosi inizialmente di circa 11 cm all’anno indipendentemente dal sesso. Verso la …

Concorso: in palio ci sono tre borracce SIGG

In palio tre borracce SIGG Shield Therm One Kids (0,5 litri) del valore di 43,90 franchi ciascuna La struttura a doppia parete dell’innovativo SIGG Shield Therm One mantiene le bevande calde o fresche per ore. Il prodotto è insapore, privo di sostanze nocive e previene i cattivi odori. La chiusura ONE è facile da aprire e chiudere con le dita piccole. Inoltre, la bottiglia rimane ben chiusa in qualsiasi posizione. L’ampio collo della bottiglia rende particolarmente facile la pulizia igienica. Lo Shield Therm ONE Kids è disponibile in nove attraenti design. www.sigg.com Concorso Condizioni di partecipazione: Possono partecipare al concorso bimbi&bebè i residenti in Svizzera. Partecipando al concorso, si accetta di essere iscritti alla newsletter mensile. È possibile annullare l’iscrizione in qualsiasi momento. L’estrazione dei premi avverrà il 31 marzo 2024. Il vincitore sarà informato via e-mail. Non è previsto alcun ricorso legale e non sarà avviata alcuna corrispondenza in merito all’estrazione del premio. Il nome del vincitore non sarà pubblicato.

Iscriviti alla newsletter e vinci

Il terzo numero della newsletter bimbi&bebè sarà pubblicato l’8 marzo. Iscrivetevi oggi stesso e partecipate al concorso riservato esclusivamente agli iscritti alla newsletter. Potreste vincere tre borracce SIGG Shield Therm One Kids (0,5 litri) del valore di 43,90 CHF ciascuna. L’estrazione avrà luogo il 31 marzo. La struttura a doppia parete dell’innovativo SIGG Shield Therm One mantiene le bevande calde o fresche per ore. Il prodotto è insapore, privo di sostanze nocive e previene i cattivi odori. La chiusura ONE è facile da aprire e chiudere con le dita piccole. Inoltre, la bottiglia rimane ben chiusa in qualsiasi posizione. L’ampio collo della bottiglia rende particolarmente facile la pulizia igienica. Lo Shield Therm ONE Kids è disponibile in nove attraenti design. La newsletter bimbi&bebè è gratuita e si rivolge ai futuri genitori e ai genitori di bambini fino a cinque anni. Clicca qui per registrarti: Link

Fieber Kleinkind

Febbre, che fare?

Nei primi anni di vita, la febbre nei bambini è frequente. Georg Staubli spiega perché non è il caso di preoccuparsi. Da quanti gradi si parla di febbre? È febbre se la temperatura corporea supera i 38 °C. Nei primi tre mesi di vita la febbre si misura nel retto, poi anche sotto l’ascella o nell’orecchio. Perché viene la febbre? Di solito sono i virus e i batteri a causarla. La febbre è un’arma di difesa dell’organismo. Si pensa che il corpo provochi un aumento della temperatura proprio per combattere le infezioni. È noto ad esempio che nei bambini con la varicella ai quali è stato somministrato un antipiretico, la malattia dura un po’ più a lungo che nei piccoli che non hanno assunto alcun farmaco antifebbrile. In compenso però i primi stanno nettamente meglio durante il decorso della malattia, perché hanno meno dolori e dormono e bevono meglio. Quanto è pericolosa la febbre alta per i neonati e i bambini piccoli? La febbre è un sintomo e in genere non desta preoccupazione. Può diventare …

Schreibaby

Bebè irrequieti

Un neonato che piange tanto mette spesso a dura prova i genitori. Nell’intervista Susanna Fischer spiega come gestire il pianto. Cosa si cela dietro un pianto smisurato? Spesso stress, sollecitazione eccessiva, iperstimolazione o irritazione. Per i neonati il benessere è uno stato di delicato equilibrio e il loro umore può cambiare da un momento all’altro. Se il neonato piange molto, lei consiglia ai genitori di farlo visitare dal medico. Perché? I genitori che hanno un bambino che piange eccessivamente si preoccupano e si sentono impotenti, perché non trovano alcuna strategia per tranquillizzare il bebè. Per mamma e papà è importante sentirsi dire che il piccolo è in buona salute e non ha dolori. Capita che i genitori ricerchino la colpa nel loro comportamento se il bambino piange molto. È effettivamente possibile che la responsabilità sia loro? I neonati non sono tutti uguali. Alcuni sono in grado di tranquillizzarsi facilmente, altri invece no. Se un bebè piange smisuratamente, non è colpa di nessuno. Tuttavia la reazione dei genitori può influire molto. Se i genitori si innervosiscono …

Gesund durch die Schwangerschaft

Salute in gravidanza

Per non compromettere lo sviluppo fisico e psichico del nascituro, durante la gravidanza è necessario attenersi a qualche regola. Questi semplici consigli aiutano a far star bene mamma e bambino durante la gravidanza. Alcolici Se si consumano bevande alcoliche, l’alcool passa nel sangue, arriva al feto attraverso la placenta e può arrecare danno allo sviluppo degli organi e delle cellule nervose. La dottoressa Monya Todesco Bernasconi, primario del reparto di Ostetricia e Medicina perinatale della Clinica ginecologica dell’Ospedale cantonale di Aarau, raccomanda alle gestanti di rinunciare del tutto agli alcolici: «L’alcool può essere dannoso per il feto già in piccole dosi.» Non è tuttavia il caso che una donna si rimproveri o si faccia prendere dal panico se nelle prime settimane di gravidanza ha bevuto alcolici perché ignara di essere incinta. Alimentazione Riguardo all’alimentazione vi sono poche restrizioni. Nel menù della donna incinta non dovrebbero figurare le uova crude (ad es. in tiramisù, mousse al cioccolato, pasta cruda o maionese fatta in casa), carne e insaccati da consumare crudi, nonché pollo, selvaggina, pesce o frutti …

Doula

L’accompagnamento al parto della doula

In Svizzera sempre più genitori in dolce attesa si avvalgono del supporto di una doula. In questa intervista Andrea Lang, doula di San Gallo (www.geborgen-gebaeren.ch), ne illustra i vantaggi. Cos’è la doula e qual è il suo ruolo? La doula è un’esperta che accompagna le future mamme o i genitori nel percorso della gravidanza, del travaglio e del periodo post-parto instaurando un rapporto di fiducia. Il servizio offerto dalla doula dipende dal suo grado di formazione e dal suo livello di aggiornamento. La doula fornisce informazioni imparziali consentendo alla coppia di prendere autonomamente le proprie decisioni e affrontare il parto con forza. Il sostegno della doula si concentra sul piano emotivo e mentale. Che differenza c’è tra la doula e la levatrice? Il mestiere della doula non ha nessuna funzione medica! Idealmente la doula vanta ampie conoscenze sulla gravidanza e il parto, ma non si assume alcun compito o responsabilità d’ordine medico. Viene assunta dalla gestante o dai futuri genitori e non è un’impiegata dell’ospedale. La doula non fa concorrenza alla levatrice, ma ne completa …

Wettbewerb Baby&Kleinkind

Concorso: in palio tre set regalo della linea di cosmetici naturali Linea MammaBaby del valore di 51,80 fr. ciascuno.

La pelle dei bambini è sensibile e richiede cure speciali. I prodotti Linea MammaBaby contengono ingredienti naturali e biologici, sviluppati appositamente per la pelle delicata di neonati e bambini, ideale anche per gli adulti. Il set regalo comprende un detergente bagno a base di tensioattivi naturali, una crema per il viso e il corpo da applicare con un delicato massaggio, una crema idratante per il cambio del pannolino che lenisce e protegge, nonché le salviettine per bebè che detergono delicatamente la pelle quando siete fuori casa. Tutti i prodotti della Linea MammaBaby sono certificati con il marchio internazionale Cosmos Natural per la cosmesi naturale. I prodotti sono disponibili in Svizzera esclusivamente su www.lovebabies.ch. Concorso Condizioni di partecipazione: Possono partecipare al concorso bimbi&bebè i residenti in Svizzera. Partecipando al concorso, si accetta di essere iscritti alla newsletter mensile. È possibile annullare l’iscrizione in qualsiasi momento. L’estrazione dei premi avverrà il 29 febbraio 2024. Il vincitore sarà informato via e-mail. Non è previsto alcun ricorso legale e non sarà avviata alcuna corrispondenza in merito all’estrazione del premio. …

Freunde finden

Fare amicizia

Tutti i genitori desiderano che i propri figli abbiano dei buoni amici. La psicologa Stefanie Rietzler spiega perché le amicizie sono molto importanti per i piccoli e cosa possono fare i genitori per aiutare i loro figli a trovare degli amici. A che età si stringono le prime amicizie? Le prime amicizie tra nascono intorno ai due anni e mezzo. A questa età i bambini iniziano a considerare amici i loro coetanei. Alcuni invece fanno le prime amicizie solo all’asilo. Come sono queste amicizie? In tenera età i bambini tendono a giocare uno accanto all’altro, a sbirciarsi a vicenda o a strapparsi i giocattoli di mano. I giochi condivisi sono ancora pochi. I piccoli sono contenti di vedersi, si scambiano le cose. A quest’età però litigano ancora molto per il possesso degli oggetti. Non sanno controllare le emozioni, anche se poi si calmano velocemente. Nella prima infanzia le amicizie cambiano spesso, ma vi sono anche bambini che stringono già legami profondi. Quando si consolidano le amicizie tra bambini? Le amicizie diventano più forti intorno ai …

gegen die Eltern auflehnen

Figli che si ribellano ai genitori

Molti genitori si lamentano dei loro figli perché sono disobbedienti, fanno scenate o sono maneschi. La pedagogista dell’età evolutiva Rita Messmer ha visitato diverse popolazioni indigene e ha scoperto che lì i bambini non si ribellano ai genitori. Nell’intervista spiega cosa possono fare mamma e papà per aiutare i figli a sviluppare le competenze sociali. Signora Messmer, i bambini di oggi si ribellano ai genitori più delle generazioni precedenti? Tengo corsi per i genitori da oltre 35 anni e posso dire che negli ultimi anni il fenomeno dei bambini che oppongono resistenza nei confronti dei genitori è aumentato notevolmente. Ho notato anche che oggi i problemi legati all’educazione iniziano molto prima. Già da piccolissimi, e mi riferisco a bambini di uno o due anni, mostrano comportamenti che non passano inosservati. Urlano esageratamente, evitano il contatto visivo, fanno scenate, si infuriano oppure mordono i genitori o altri bambini. Lei ha vissuto insieme a culture indigene. Come si comportano i bambini lì? La differenza rispetto ai bambini dei Paesi industrializzati è enorme. I bambini delle culture indigene …

Erkältungen, raffreddamento, refroidissement

Consigli in caso di raffreddamento

I raffreddamenti sono frequenti nei bambini in quanto il loro sistema immunitario non conosce ancora molti agenti patogeni. Nei primi anni di vita molti bambini soffrono spesso di naso che cola, tosse, mal di gola o mal di orecchie. I raffreddori in genere guariscono spontaneamente senza somministrazione di farmaci. La farmacista Francesca Seegy, che ha concluso una formazione speciale in farmaci per l’infanzia e offre un servizio di babycoaching presso la farmacia Triemli di Zurigo (triemliapothekedrogherie.ch), spiega: «Quando il bambino è raffreddato ha bisogno soprattutto di affetto e tranquillità». Se soffre molto, la specialista consiglia di somministrargli del paracetamolo o dell’ibuprofene per far scendere la febbre o calmare i dolori. I farmaci però non sono un obbligo in quanto in primo luogo bisogna dare il tempo all’organismo di combattere la malattia. È importante non superare mai la dose massima prescritta per ogni principio attivo. Febbre La febbre è una reazione di difesa del sistema immunitario. Si pensa che serva a contrastare l’infezione. La febbre è un sintomo e di solito non deve preoccupare. Diventa preoccupante …

bei der Geburt zu klein

Nati troppo piccoli

In Svizzera ogni anno vengono al mondo circa 2500 bambini con peso e/o lunghezza inferiori ai valori stimati per l’età gestazionale raggiunta. Si parla di Small for Gestational Age (SGA). Quali possono essere le cause per le quali un bambino presenta alla nascita una lunghezza e/o un peso inferiori ai valori specifici riferiti alla durata della gravidanza? Di solito ciò è causato da un’irrorazione sanguigna insufficiente della placenta, che porta il feto ad allungarsi limitatamente o a prendere poco peso durante tutta la gestazione o negli ultimi due-tre mesi prima del parto. Altre cause possono essere le malattie croniche della mamma come i disturbi renali, il diabete, la gestosi in gravidanza, l’anemia o le infezioni croniche nonché il forte tabagismo e l’elevato consumo di alcolici. Per le donne nate troppo piccole e/o con peso ridotto il rischio di partorire figli SGA è maggiore. Anche con l’avanzare dell’età della gestante questo pericolo aumenta. Perché è importante tenere d’occhio la crescita dei bambini nati troppo piccoli o con un peso troppo basso? Il 90% dei bambini nati …

Beikosteinführung

5 domande sullo svezzamento

Il passaggio dal latte alla pappa è una fase importante dello sviluppo che ogni bambino compie secondo il proprio ritmo. Lo svezzamento richiede pazienza e comprensione da parte dei genitori. Ecco cinque domande e risposte importanti sullo svezzamento. 1. Che ruolo ha il latte materno/latte per lattanti durante lo svezzamento? Nei primi mesi di vita il bebè riceve tutte le sostanze nutritive necessarie (eccetto le vitamine D e K) attraverso il latte materno o il latte per lattanti. Questa fase è fondamentale per la salute e lo sviluppo del bambino. Durante lo svezzamento la quantità di latte materno o artificiale viene ridotta mano a mano. 2. Quando bisognerebbe iniziare a svezzare il bebè? L’organizzazione Pediatria Svizzera e la Società Svizzera di Nutrizione raccomandano d’iniziare lo svezzamento tra il quinto e il settimo mese di vita. Svezzare significa nutrire il bebè con altri alimenti oltre al latte materno o al latte per lattanti. I primi segnali che indicano che il bambino è pronto per essere svezzato sono la capacità di stare seduto e reggere la testa …

Maternità: trappola di povertà?

Le donne hanno raggiunto molti obiettivi in fatto di pari opportunità. Tuttavia ancora oggi si ritrovano in povertà più spesso degli uomini. Bettina Fredrich spiega perché. Oggi più di una volta le mamme svolgono un’attività lucrativa e i papà si occupano dei figli. Come mai però sono ancora più le donne a ridurre il grado di occupazione e non gli uomini? Decidere chi rimarrà attivo professionalmente dopo la nascita di un bambino e a quali condizioni continua a dipendere sostanzialmente dal salario e quindi anche dal sesso. Il salario delle donne in media più basso, i costi elevati degli asili nido e la discriminazione fiscale delle coppie sposate costringono molte coppie a decidere a sfavore della donna. Molte mamme riducono il grado di occupazione e svolgono gran parte dei lavori domestici e familiari non remunerati, mentre i papà nella medesima fase di vita lavorano addirittura di più. In Svizzera le condizioni quadro non sono adeguate alle coppie con doppio reddito. Non da ultimo anche il modello tradizionale dei ruoli influisce negativamente sulla situazione delle donne: …

Sonnencreme für Kinder

Creme solari per bambini

La pelle non dimentica mai le scottature solari. Per evitare quindi di bruciarsi, la pelle delicata di bebè e bambini va protetta con una crema solare. Ma di cosa devono tenere conto i genitori quando acquistano creme solari per bambini? Le creme solari per bambini dovrebbero essere prive di sostanze irritanti e filtri a effetto ormonale come omosalato, octinoxate, etilesil metossicinnamato e octocrylene. Si sospetta infatti che queste sostanze siano irritanti e possano influire negativamente sul sistema ormonale. Le creme solari dovrebbero inoltre essere esenti da profumi per non ostruire i pori. Anche gli oli minerali, i siliconi, gli emulsionanti PEG e PPG, i composti di alluminio e i conservanti problematici non sono adatti alle creme solari per bambini. La Fondazione aha! Centro Allergie Svizzera appone il proprio logo ai prodotti privi di sostanze allergeniche. Per i bebè e i bambini piccoli sono ideali i prodotti con filtro minerale. Questo filtro riflette i raggi solari e ha il vantaggio di proteggere dal sole e dal surriscaldamento subito dopo l’applicazione. Per i bambini dai tre anni …

Nährstoffpräparate für Schwangere und Stillende

Integratori alimentari per la gravidanza e l’allattamento

Durante la gravidanza e l’allattamento il fabbisogno di vitamine e sali minerali è maggiore. La dottoressa Franziska Lenz, capoclinica del reparto di ginecologia e ostetricia dell’Ospedale cantonale di Baden, spiega di cosa devono tenere conto le future mamme e le donne che allattano. Perché il fabbisogno di vitamine e sali minerali è maggiore in gravidanza e durante l’allattamento? Da una parte la futura mamma e la donna che allatta devono assumere più nutrienti, dall’altra anche il feto ne ha bisogno per crescere e svilupparsi bene. Quanto aumenta il fabbisogno? Può fare qualche esempio? Per alcune vitamine e sali minerali il fabbisogno in gravidanza e durante l’allattamento aumenta fino al 50 %. Rispetto alle donne non incinte, le future mamme hanno bisogno ad esempio di 600 microgrammi di acido folico invece di 400 o di 27 milligrammi di ferro invece di 18. L’apporto necessario dipende anche dall’età, dal peso, dall’alimentazione e dallo stato di salute della donna incinta o che allatta. Per quali vitamine e sali minerali il rischio di carenza è particolarmente elevato? Gli studi …

ängstliche Kinder

Bambini paurosi: come renderli più forti

Provare paura non è segno di debolezza. Le paure sono comuni a gran parte dei bambini. Ecco i consigli più importanti per i genitori di bambini paurosi. Ogni bambino ha determinate paure e questo è del tutto normale. La psicologa Sandra Koenig Heuer della Clinica di psichiatria infantile e dell’adolescenza di Zurigo spiega: «Molte delle paure tipiche dell’infanzia si concentrano in determinati momenti del processo di crescita e cambiano mano a mano che il tempo passa.» Fanno parte delle normali fasi di sviluppo del neonato ad esempio la paura degli estranei e la paura dei rumori. Anche l’ansia da separazione, tipica dell’infanzia, è un segno normale ed è condivisa da molti piccoli quando entrano per la prima volta al nido. Il bebè non è ancora in grado di capire che la mamma o il papà non lo sta abbandonando e che tornerà a riprenderlo alla sera. L’apparente perdita dei genitori può spaventare il piccolo per un attimo. Di solito questa paura però si attenua rapidamente quando il bambino si è ambientato. Attorno ai quattro anni …

Immunsystem bei Kindern stärken

Rinforzare il sistema immunitario

Se da piccolo il bambino si ammala spesso, i genitori si preoccupano. Nella maggior parte dei casi, però, inutilmente. Ecco alcuni consigli su come rafforzare il sistema immunitario del bambino. Il bambino viene al mondo con gli anticorpi ricevuti dalla madre attraverso la placenta durante la gestazione. Si tratta di sostanze proteiche che lo proteggono contro diversi agenti patogeni. Nei primi sei-nove mesi di vita, questa protezione però si riduce mano a mano che il bambino cresce e a ogni contatto con i germi l’organismo deve imparare a proteggersi da sé. Al successivo contatto con il medesimo agente patogeno, il corpo lo riconosce e lo combatte. È in questo modo che il bambino costruisce le sue difese immunitarie. «Più grande è il bambino, maggiori sono le probabilità che sia entrato in contatto con diversi germi patogeni e meno sovente si ammala», spiega Ulrich Heininger, vice primario dell’Ospedale pediatrico universitario di Basilea. Bambini sempre ammalati Se il bambino ha di continuo la tosse, il raffreddore o l’influenza gastrointestinale, sono soprattutto i genitori che lavorano a trovarsi …

Weniger Geburtsverletzungen

Ridurre le ferite del parto

Tutte le donne vorrebbero partorire senza episiotomia né lacerazione del perineo. La levatrice Anna Heldstab Indermaur di Berneck (SG) spiega cosa è possibile fare per ridurre il rischio di ferite del parto. Molte donne hanno paura delle ferite del parto. Come consiglia di preparare il perineo? Consiglio alle donne incinte di applicare sulle parti intime ogni giorno alla sera, a partire dalla 32esima settimana di gravidanza, la pomata ai sali di Schlüssler n.1 Calcium Fluoratum o un olio per il massaggio perineale, di massaggiare il perineo per una decina di minuti e infine di utilizzare l’EPI-NO Delphine per distendere la muscolatura e la pelle del canale del parto. L’esercitazione dei muscoli deve essere dolce e non dolorosa. Dopo l’uso, l’EPI-NO Delphine va lavato subito con acqua calda e sapone oppure detergente per stoviglie. Esistono studi effettuati in Svizzera che dimostrano l’efficacia dell‘EPI-NO Delphine? Sì, l’ospedale di Grabs ha svolto uno studio sulla correlazione tra la preparazione al parto con questi metodi e la comparsa di ferite perineali e ha scoperto che le donne che hanno …

Crescere senza violenza rende i bambini più forti

Già Goethe sapeva che i bambini hanno bisogno di radici e di ali. Per diventare forti e indipendenti, devono poter contare su figure di riferimento affidabili. Fa parte dello stile educativo autorevole, per cui si impegna Protezione dell’infanzia Svizzera, un atteggiamento premuroso, affettuoso e attento nei confronti del bambino, ma anche l’indicazione di regole, norme e valori chiari. Per i bambini e gli adolescenti (anche se a quest’età non sempre sembra essere così) la guida e la direzione di persone di riferimento sono molto importanti e rassicuranti. Quando i genitori, i nonni ma anche i professionisti che lavorano negli asili nido applicano strutture e valori chiari, creano una base sicura a partire dalla quale il bambino può scoprire il mondo. La riuscita di questo tipo di educazione presuppone un atteggiamento basato sulla fiducia e l’approvazione nei confronti del minore. Lo stile educativo autorevole non limita troppo i bambini, né concede loro una libertà assoluta. Fornisce piuttosto un sostegno per accompagnarli sulla strada verso l’autonomia e per rafforzare il loro carattere. Le persone di riferimento devono …

Sanfte Heilmethoden

Medicina dolce

Quando ne va della salute del bambino, molti genitori valutano il ricorso alla medicina alternativa. La medicina alternativa è di tendenza. In caso di malattie o altri problemi, i genitori di neonati e bambini piccoli preferiscono privilegiare le cure il più possibile prive di effetti collaterali. Tra i rimedi preferiti figurano l’omeopatia e le terapie con i fiori di Bach o i sali di Schlüssler. Ma come funzionano questi metodi? Omeopatia L’omeopatia si basa sul principio di similitudine. Ciò significa che le malattie andrebbero curate con sostanze che in una persona sana provocano i medesimi sintomi osservati nella persona ammalata. Per farlo l’omeopatia ricorre a preparazioni altamente diluite e spesso contenenti solo tracce dei principi attivi. Per questa ragione molti scienziati dubitano dell’efficacia dei rimedi omeopatici. Heinz Wittwer lavora come omeopata a Kilchberg. Il suo dottorato in chimica e l’esperienza pluriennale in materia lo hanno convinto del fatto che l’omeopatia è in grado di sollecitare la capacità di autoguarigione dell’essere umano in quasi tutte le malattie. «A tutt’oggi non si sa quali siano i meccanismi …

Pollenallergie

Informazioni utili sull’allergia ai pollini

Circa il 20% della popolazione svizzera soffre di allergia ai pollini. L’allergia ai pollini (raffreddore da fieno) è fastidiosa e talvolta può causare asma allergica. Di solito comincia a manifestarsi in età scolare e solo raramente colpisce i bambini prima del terzo anno di vita. Ma qual è la causa? L’allergia al polline si sviluppa in due fasi. Nella fase di sensibilizzazione l’organismo entra in contatto per la prima volta con la proteina allergenica dei pollini (enzimi) senza tuttavia scatenare alcuna reazione. Il sistema immunitario registra gli enzimi come corpo estraneo e produce anticorpi per combatterla. Il contatto successivo con l’allergene provoca una reazione allergica con sintomi come prurito a occhi, naso, bocca, gola e orecchie, lacrimazione e raffreddore. Le misure illustrate di seguito possono ridurre i sintomi: Durante la stagione dei pollini, aerare i locali solo per breve tempo. Nei lunghi periodi di pioggia o se le finestre sono protette da reti antipolline, è possibile ventilare più a lungo. Eliminare quotidianamente la polvere con un’aspirapolvere provvista di sacco e filtro HEPA (vedere prodotto consigliato). …

Kinder brauchen Bewegung

Il movimento plasma la vita

Daniel Jucker-Keller spiega ai genitori come creare i presupposti essenziali per lo sviluppo motorio. Quali fattori incidono sullo sviluppo? Il bambino ha bisogno di avere attorno a sé un ambiente stimolante in cui trovi interessante muoversi. Quando ad esempio scorge una palla per terra fuori dalla sua portata, è invogliato ad avvicinarsi. Se però i genitori gliela porgono semplicemente in mano, questo stimolo viene meno e il piccolo non è affatto incentivato a muoversi per raggiungere la palla con le proprie forze. Il bambino prova un desiderio naturale di muoversi. Gli adulti non sono tenuti a mostrargli come deve fare, ma devono limitarsi a concedergli il tempo e lo spazio necessario per esercitarsi secondo i propri ritmi. Sdraiato sul pavimento il piccolo allena ad esempio molto bene la muscolatura di sostegno. Molti genitori però fraintendono i suoi movimenti e, credendo che il suo obiettivo sia quello di sedersi, mettono il piccolo seduto sulla sedia troppo precocemente. Così facendo però non gli consentono di fare pratica sul pavimento e imparare a passare da solo dalla posizione …

Ernährung für Babys

Alimentazione per bebè

L’alimentazione nell’infanzia è ben più di un semplice apporto di energia e sostanze nutritive. Essa influisce infatti sulla salute fino all’età adulta. Ecco perché è importante preparare bene il terreno sin dalla nascita. Preferenze, abitudini e atteggiamento verso il cibo si sviluppano nei primi anni di vita. Chi già da piccolo ha l’opportunità di scoprire una grande varietà di sapori diversi, in età adulta sarà meno schizzinoso. Una dieta variata ed equilibrata fornisce al bebè quasi tutti i nutrienti di cui necessita e in quantità sufficiente. Fanno eccezione solo le vitamine K e D. La somministrazione di vitamina K ai neonati e di vitamina D ai lattanti è consigliata nel primo anno di vita. Vantaggi dell’allattamento al seno L’allattamento materno si riflette positivamente sul neonato. La composizione di sostanze nutritive del latte materno è ideale per il bambino e riduce il rischio di diarrea, otite media e più avanti sovrappeso. Inoltre si adatta mano a mano ai bisogni del piccolo. Anche la mamma però ne trae vantaggio in quanto l’allattamento al seno favorisce l’involuzione dell’utero …

Blasenschwäche vorbeugen

Il pavimento pelvico

Un pavimento pelvico ben allenato previene il prolasso degli organi e l’incontinenza. I muscoli del pavimento pelvico formano la chiusura inferiore del bacino. Il pavimento pelvico è parte della struttura dell’addome, a cui appartengono anche la parete addominale, la schiena e il diaframma. Questo spiega come mai viene sollecitato dalla respirazione. Durante la gravidanza e il parto i muscoli, prima rigidi, si dilatano premendo sul pavimento pelvico mano a mano che il peso aumenta. «Sotto l’effetto dell’ormone secreto durante la gravidanza e del parto, i legamenti si allentano e il pavimento pelvico diventa più morbido», spiega Helene Gschwend Zurlinden, levatrice e terapeuta del respiro con studio a Berna. Questo è necessario affinché il feto possa scendere attraverso il bacino. La percezione Molte donne fanno fatica a sentire il pavimento pelvico. La levatrice consiglia di fare degli esercizi in gravidanza per imparare a percepirlo, perché durante il parto è essenziale sapere come aprirlo e poi richiuderlo per mezzo della respirazione. Sentire l’osso pelvico è spesso più facile che sentire il pavimento pelvico. È possibile chiudere il …

Beziehungskrise

In crisi per il bebè

Per molte coppie un figlio è il coronamento dell’amore. Nell’intervista Christine Harzheim spiega cosa devono sapere i genitori per evitare le crisi. Perché fondare una famiglia spesso causa conflitti di coppia? Prima di diventare genitori, quasi tutte le coppie sottovalutano la quotidianità con un bebè. Improvvisamente arriva un esserino i cui bisogni sono assolutamente prioritari, e per di più 24 ore su 24. Soprattutto nei primi sei mesi le esigenze della coppia passano in secondo piano e vengono a mancare i momenti di tregua. I genitori sono preparati alla gioia, ma non ai sentimenti che proveranno e alle reazioni che avranno se il bambino piangerà molto o non dormirà. Oggi le famiglie allargate di una volta non esistono praticamente più, di conseguenza ai neogenitori mancano queste informazioni e il sostegno dei familiari. Certi neogenitori sperano che l’arrivo di un figlio risolva i problemi di coppia. Che probabilità ci sono che sia così? Pochissime. Oltre alla gioia, la nascita di un bambino porta con sé molto stress nella vita quotidiana. Se la situazione in casa è …

Selbstwertgefühl bei Kindern stärken

Crescere figli forti

La vita è piena di ostacoli. Stefanie Rietzler spiega come insegnare al bambino a superarli più facilmente. Cosa contraddistingue un bambino forte? Possiede una sana autostima e una buona fiducia in sé stesso e sa come gestire le emozioni e i problemi. La ricerca ha dimostrato che per acquisire questa capacità il bambino ha bisogno sin da piccolo di poter contare su un legame sicuro e rassicurante con le persone di riferimento. Come si instaura una buona relazione con il bambino? Per soddisfare i propri bisogni ed essere aiutato a regolare le emozioni il bebè dipende interamente dai suoi genitori. Mamma e papà possono favorire un attaccamento sicuro reagendo prontamente ai segnali del piccolo, rivolgendogli l’attenzione, esprimendo a parole il suo stato d’animo e i suoi bisogni e mostrando interesse per entrambi con tatto. Così facendo il bambino si sente autoefficace e capisce che può fare affidamento su qualcuno quando non sta bene, che è prezioso e che i suoi genitori si prendono cura di lui. Standogli vicino quando piange e consolandolo, i genitori gettano …

Kind zu klein

Che fare se nostro figlio è troppo basso o troppo alto?

Quanto sarà alto un bambino lo determinano i geni. L’altezza di un bambino può quindi essere valutata solo sulla base dell’altezza dei genitori. Quando un bambino è molto più basso o più alto dei suoi coetanei, molti genitori si preoccupano. Ma queste preoccupazioni sono giustificate? In molti casi no. Spesso la bassa o alta statura è familiare. Questo significa che i figli di genitori bassi tendono a essere bassi e i figli di genitori alti tendono a essere alti. Quindi l’altezza è sempre relativa: se il padre e la madre sono molto alti e il bambino cresce nel 50o percentile*, è possibile che sia troppo basso. Viceversa, un bambino con un’altezza nello stesso percentile, ma con genitori molto bassi potrebbe essere troppo alto. Se la bassa statura del bambino rientra nel quadro familiare, non è necessario alcun chiarimento. Sviluppo ritardato o accelerato A volte un bambino è relativamente basso o alto perché il suo sviluppo fisico è ritardato o accelerato. Per capire se è così, un medico esperto può utilizzare una radiografia della mano sinistra, …

Carenza di ferro

La carenza di ferro in gravidanza può avere conseguenze per la mamma e il bambino. Il nostro corpo necessita dell’oligoelemento ferro per produrre globuli rossi. I globuli rossi trasportano l’ossigeno nel sangue e alimentano le cellule. Il ferro influisce quindi anche sull’attività cerebrale e su diversi processi metabolici. Gli esseri umani ne devono assumere 20-30 mg al giorno con l’alimentazione. Insufficienza in gravidanza Poiché il sangue delle donne incinte è più ricco di globuli rossi e ancora più ricco di plasma, la concentrazione di emoglobina (la proteina presente nei globuli rossi) è minore. Il feto ha bisogno di emoglobina per formare lo scheletro, il sistema nervoso e il sangue stesso. Secondo la levatrice Annina Etter, che svolge un’attività scientifica presso la Clinica di ostetricia dell’Inselspital di Berna, circa il 32 percento delle gestanti in Svizzera è carente di ferro. «Nel 7 percento dei casi si tratta di anemia da carenza di ferro», precisa l’esperta. Dopo il parto una puerpera su tre soffre di anemia (vedere riquadro). Probabilmente la percentuale è ancora maggiore in quanto non …

Pronti per la scuola

Gran parte dei genitori si augura che il bambino sia pronto per la scuola. Come prepararlo al meglio. Il bambino non comincia a prepararsi alla scuola con l’inizio dell’asilo, ma subito dopo la nascita. Ne è convinto il pedagogo e autore di libri Detlef Träbert: «Il nostro approccio con il bambino nei primi anni di vita favorisce o inibisce il suo sviluppo, che a sua volta può influire sul successo scolastico.» Per preparare il bambino in modo ottimale alla scuola non occorrono corsi in età prescolare, ma soprattutto persone di riferimento che gli dedichino tempo. Concentrazione e intelligenza A scuola ci si aspetta che il bambino stia seduto e attento. Oggi sempre più allievi fanno fatica a farlo. I genitori possono stimolare la concentrazione sin dalla prima infanzia guardando insieme libri illustrati, raccontando favole e più avanti, quando il bambino è un po’ più grandicello, leggendogli storie ad alta voce. Ascoltare una storia avvincente non solo tocca il bambino emotivamente, ma lo spinge anche a elaborare quel che ha sentito e a riflettere sul racconto. …

Trappole emotive

Ai genitori capita di alzare la voce con i figli. Urlare però non è una soluzione. Non è raro che dicendo «Vieni a mangiare!» o «Riordina la stanza!» il bambino faccia come se nulla fosse. In queste situazioni molti genitori pensano che ignorando la loro richiesta il piccolo voglia provocarli. La psicologa Irene Rohrer, forte della sua pluriennale esperienza come educatrice parentale e assistente sociale scolastica, spiega perché nella maggior parte dei casi non è così: «Per crescere il bambino ha bisogno di una specie di scudo che lo protegga dalle interferenze esterne. Solo così riesce a sviluppare la creatività, la fantasia e il linguaggio.» Questa protezione invisibile lo difende e gli consente d’immergersi nel suo mondo. Non è però uno scudo contro i genitori. Relazione genitori-bambino Per natura ogni bambino ha un grande bisogno di essere amato. «I bambini vogliono piacere ai loro genitori e non agiscono contro di loro. A volte però sono così immersi nel gioco che non si comportano secondo le nostre aspettative», spiega Irene Rohrer di Berikon. Giocando liberamente e …

Hausstaubmilbenallergie

Quando la polvere fa ammalare

In Svizzera poco più del 6% dei bambini e degli adulti è allergico agli acari domestici. Nella seguente intervista Nadja Ramseier, esperta del Centro Allergie Svizzera aha!, illustra le cause e il trattamento di questa allergia. Quali sono le cause dell’allergia agli acari della polvere? A scatenare l’allergia è l’acaro domestico, un aracnide delle dimensioni di circa 0,3 millimetri invisibile all’occhio nudo. L’acaro vive e si riproduce nei luoghi dove anche noi esseri umani ci sentiamo a nostro agio, ossia nei locali caldi in cui viviamo. Il posto che preferisce è però il nostro letto. È presente in abbondanza nella polvere domestica, da cui prende appunto il nome. Le sostanze allergizzanti, chiamate allergeni, si trovano soprattutto negli escrementi e sul corpo dell’aracnide. Come viene diagnosticata questa allergia? Quando si sospetta un’allergia bisogna consultare un medico specialista in allergologia. Il medico effettua un’anamnesi completa sulla quale basa successivamente i test e formula una diagnosi. Solo così è possibile escludere altre allergie delle vie respiratorie come i pollini o gli animali. Quali sono i sintomi dell’allergia agli …

Il potere magico delle parole

Se il bambino disubbidisce, a volte è colpa delle parole utilizzate dai genitori. Molti genitori si sentono frustrati quando devono ripetere le cose al bambino centinaia di volte senza che egli reagisca. «Le parole producono sempre un effetto. La questione sta però nel sapere se nel verso auspicato o all’opposto», afferma l’esperta di comunicazione Karin Schrag di Berna. Il linguaggio è uno strumento efficace grazie al quale i genitori possono gestire incisivamente la vita familiare e preparare il terreno ai figli per riuscire nella vita. Messaggi brevi e concisi Spesso i genitori si prendono la libertà di rimproverare il bambino o rivolgergli parole adirate, con ripercussioni sfavorevoli sulla sua autostima. Parlando in tono benevolo ed esprimendo il proprio apprezzamento, le parole producono un effetto maggiore e anche la disponibilità del piccolo a cooperare migliora nettamente. «Il bambino ha bisogno di genitori che gli dimostrino affetto, che siano presenti e che lo ascoltino attivamente», spiega Karin Schrag. Il miglior modo per comunicare con il bambino è di guardarlo in faccia, stabilire il contatto e fare una …

Così il bebè fa sogni d’oro

Per gran parte dei futuri genitori arredare la cameretta del bebè è una grande gioia. Ma qual è il posto migliore per far dormire il neonato? Lo abbiamo chiesto a Corinne Nägeli-Obrist, consulente per mamme e papà della città di Zurigo. Il bebè ha bisogno di una cameretta tutta sua? No, nei primi mesi o addirittura nei primi anni di vita non è necessaria. Soprattutto all’inizio il bambino dovrebbe dormire vicino ai genitori. Perché sarebbe meglio? I motivi sono diversi: dormire nella stessa stanza infonde sicurezza sia al neonato che ai genitori, consente di conoscersi reciprocamente e rafforza la relazione bambino-genitori grazie al contatto fisico. La vicinanza della mamma aiuta inoltre il neonato a regolarsi meglio, di conseguenza il suo sonno è più rilassato. Oggi si sa che il rischio di morte in culla è minore se il bebè dorme vicino ai genitori. Dormire insieme presenta però anche un aspetto pratico, perché se la mamma allatta non deve alzarsi di continuo. Sono di particolare utilità i lettini da fissare direttamente al letto dei genitori. A …

Prurito

La dermatite atopica è un tormento per i bambini piccoli. Il dottor Martin Glatz, specialista di dermatologia e allergologia a Uster, spiega di cosa si tratta e come si cura. Quanti bambini in Svizzera soffrono di dermatite atopica? Dal 10 al 20 percento. Come si riconosce? La caratteristica principale è la pelle secca. Se l’infiammazione è attiva, si trasforma in eczema. Le zone colpite si arrossano, essudano e prudono intensamente. Nei lattanti le eruzioni cutanee compaiono soprattutto su cuoio capelluto, guance, braccia, gambe e pure tronco. La parte coperta dal pannolino è invece generalmente risparmiata. Il prurito è localizzato soprattutto nella piega delle ginocchia, nell’incavo del gomito e sui polsi. A volte gli eczemi si presentano anche sul collo e sul viso. Perché è importante farsi visitare dal medico? Per intervenire prima possibile al fine di curare il prurito e gli eczemi ed evitare che la sofferenza si protragga a lungo. Esistono inoltre diverse altre malattie della pelle che si manifestano con sintomi simili alla dermatite atopica, ma che richiedono cure diverse. È il caso …

Allattare con facilità

Oggi in Svizzera gran parte delle mamme allatta il proprio bambino. L’inizio però non è sempre facile. Il latte materno è il nutrimento ideale per i neonati. Oggigiorno il 95% delle mamme allatta al seno durante il puerperio. Le difficoltà riscontrate nell’allattamento e anche la fine del congedo maternità inducono però ben presto molte a donne ad allattare solo parzialmente o a smettere del tutto. Sibylle Lüpold, consulente per l’allattamento IBCLC con una lunga esperienza alle spalle, sa bene che l’allattamento non è una bella esperienza per tutte le mamme. «Per molte allattare al seno è un grosso impegno, almeno all’inizio. Se i problemi non si risolvono, spesso ci si fa dei sensi di colpa», afferma l’esperta. Sibylle Lüpold ritiene che le mamme che desiderano superare le difficoltà nell’allattamento abbiano diritto a un aiuto competente e che le mamme che invece non ce la fanno vengano accompagnate con rispetto nello svezzamento e nell’elaborazione dei loro sentimenti. Secondo l’esperta nessuna mamma deve sentirsi in colpa se non vuole o non riesce ad allattare il proprio bambino. …

Imparare a mangiare la pappa con gusto

A partire dal quinto mese il bebè può cominciare a essere svezzato con le prime pappe. I consigli seguenti facilitano il passaggio dal latte a un’alimentazione variata. Prima del quinto mese sarebbe preferibile non dare nessuna pappa al neonato in quanto i suoi sistemi digerente, immunitario e metabolico non sono ancora sufficientemente maturi per elaborare cibi «sconosciuti». Tra il quinto e il sesto mese, al più tardi entro il settimo, bisognerebbe cominciare con le pappe. Crescendo il bambino ha bisogno di sempre più calorie e sostanze nutritive che a lungo andare il latte da solo non può fornire. Chi prima, chi dopo In genere il bebè segnala chiaramente quando è pronto per la prima pappa: dopo aver poppato il latte materno o svuotato il biberon non si mostra soddisfatto e guarda con curiosità ogni boccone che la mamma si porta alla bocca. Così facendo spalanca la boccuccia nella speranza di ricevere una forchettata di cibo. Malgrado ciò non tutti i bambini imparano subito a mangiare con il cucchiaino, che è tutt’altra cosa che succhiare il …

Heikle Esser, wenn Kind nicht essen will, Kind mag kein Gemüse, Streit beim Essen, Kind verweigert Essen

Bambini schizzinosi

I bambini difficili a tavola possono demoralizzare i genitori. Dai dodici ai diciotto mesi la maggior parte dei bambini mostra una grande apertura verso i gusti nuovi. A partire dal secondo compleanno però molti diventano schizzinosi e si rifiutano di mangiare i cibi che non conoscono. Tale rifiuto, detto anche , aveva un senso durante l’evoluzione umana. Stéphanie Bieler della Società svizzera di nutrizione SSN spiega: «La neofobia ha protetto i nostri antenati impedendo loro di consumare piante velenose.» Il rifiuto alimentare fa parte dello sviluppo del bambino e scompare di solito quando il piccolo comincia a frequentare la scuola dell’infanzia. Qui, influenzato dai suoi coetanei, torna in genere ad allargare nuovamente lo spettro di alimenti di suo gradimento. Sempre più bambini schizzinosi La psichiatra e psicoterapeuta Monika Strauss, che gestisce il servizio per i bambini con disturbi alimentari dell’Ospedale pediatrico universitario di Zurigo, nota che oggigiorno sono sempre più numerosi i bambini che si limitano a una selezione ristretta di alimenti: «Il motivo sta nel fatto che oggi i bambini non stanno più a …

Perché i neonati e i bambini piccoli hanno bisogno di vitamina D

L’Ufficio federale della sanità pubblica consiglia la somministrazione di vitamina D dalla nascita. Perché questo è così importante ce lo spiega nella nostra intervista il Prof. Dr. med. Christian P. Braegger, direttore del Dipartimento di Gastroenterologia e Nutrizione dell’Ospedale pediatrico universitario di Zurigo. Quali funzioni dell’organismo sono influenzate dalla vitamina D? La vitamina D svolge un ruolo centrale nel metabolismo del calcio. Il nostro scheletro ha bisogno di questa vitamina per la costruzione e il mantenimento delle ossa. Una carenza di vitamina D può portare a una deformazione delle ossa chiamata rachitismo e può anche compromettere la crescita. Inoltre, la vitamina D influenza l’apporto di minerali ai denti. Se il corpo non dispone di una quantità sufficiente di vitamina D, la salute dei denti ne risente e il rischio di carie aumenta. Vi sono anche indicazioni che una carenza di vitamina D possa avere effetti negativi sul sistema immunitario. All’Ospedale pediatrico di Zurigo vede bambini che soffrono delle conseguenze di una carenza di vitamina D? Ormai capita raramente di vedere bambini che soffrono di convulsioni …

Rivalità tra fratelli

I bisticci tra fratelli sono all’ordine del giorno in gran parte delle famiglie e talvolta fanno disperare i genitori. Quando una coppia decide di avere più di un figlio, desidera naturalmente che i fratelli vadano d’amore e d’accordo. Se i litigi sono quotidiani, la frustrazione è ovviamente grande. Ma cosa si cela dietro tale rivalità? Lo spiega Markus Zimmermann, consulente educativo di Affoltern am Albis: «I figli vogliono ricevere attenzione e approvazione dai genitori.» I piccoli non capiscono che bisticciando non ottengono altro che attenzioni negative. Così diversi Sebbene i fratelli abbiano dei geni in comune, molti genitori si sorprendono nel constatare quanto possano essere diversi i figli. La personalità di un bambino non dipende soltanto dal suo patrimonio genetico, ma soprattutto dal modo in cui i genitori rispondono alle sue necessità. Anche l’ordine di nascita dei figli gioca un ruolo importante. Ogni posizione nella successione di arrivo presenta vantaggi e svantaggi. Di questo i genitori non dovrebbero sentirsi responsabili, ma aspettarsi che i figli imparino a gestirli. Tutti questi fattori insieme definiscono il ruolo …

Cosa devono sapere i genitori sulla protezione solare

Nei primi anni di vita è compito dei genitori proteggere i figli dagli effetti negativi del sole. Nella seguente intervista la dottoressa Kristin Kernland Lang, dermatologa presso la Clinica pediatrica dell’Ospedale cantonale di Baden, spiega a cosa si deve prestare attenzione. Perché bisogna assolutamente evitare i colpi di sole sin da piccoli? Le scottature solari danneggiano gravemente la pelle e lasciano sempre tracce che la pelle non dimentica. La protezione della pelle da un’eccessiva esposizione ai raggi solari è il fattore più importante sul quale possiamo intervenire per prevenire il cancro della pelle nero. I colpi di sole non vanno mai sottovalutati. In certi casi i bambini reagiscono al troppo sole con la comparsa di vescicole sulla pelle e febbre. Bebè, bambini piccoli e bambini già grandicelli devono proteggersi in modo diverso dal sole? Indipendentemente dall’età, tutti i bambini devono evitare le ustioni solari limitando l’esposizione al sole e proteggendosi con vestiti e creme. Nel primo anno di vita i bebè non vanno mai esposti in pieno sole, mentre i bambini piccoli e quelli già …

Sicher unterwegs

Viaggiare sicuri

Ogni anno in Svizzera sono 300 i bambini coinvolti in incidenti d’auto. Solo un bambino su due è allacciato correttamente. I genitori sono tenuti per legge ad assicurare i bambini fino a 12 anni di età o fino a 150 cm di statura mediante un sistema di ritenzione (seggiolino) quando viaggiano in auto. Se il bambino non è allacciato correttamente in un seggiolino di sicurezza, in caso d’incidente il rischio di ferirsi gravemente o di perdere la vita è tre volte maggiore. Già a bassa velocità, in caso di collisione il piccolo viene proiettato violentemente all’interno dell’abitacolo contro i sedili anteriori, il cruscotto o il parabrezza, senza contare che potrebbe diventare un pericolo anche per i passeggeri seduti davanti. Jürg Reinhard, esperto del TCS per la sicurezza dei bambini in auto, raccomanda a tale riguardo: «I bambini devono essere allacciati correttamente, anche sulle tratte brevi.» L’apposito guscio per bebè è indispensabile sin dal primo giorno per tornare a casa in auto dall’ospedale. Sicurezza Il TCS testa ogni anno la sicurezza di diversi sistemi di ritenzione …

Wenn Babys zahnen

Quando spuntano i dentini…

Per molti bambini la dentizione è dolorosa, per altri è un fenomeno che passa inosservato anche ai genitori. I denti cominciano a formarsi già durante la sesta settimana di gestazione. A partire dal quarto mese di gravidanza si calcificano smalto e dentina e alla nascita i 20 denti di latte del bebè si trovano già inseriti nell’osso mascellare sotto la gengiva. Attorno alla data prevista del parto si formano anche i primi denti permanenti. «Le dimensioni dei denti e l’età della dentizione dipendono in ampia misura da fattori ereditari. Nella maggior parte dei casi i denti spuntano contemporaneamente a coppie nelle semiarcate destra e sinistra», spiega la dentista Thalia Jacoby di Ginevra, vicepresidentessa dell’Associazione svizzera di odontoiatria pediatrica. Manifestazioni accompagnatorie La dentizione è dolorosa per certi bambini, che appaiono sovente irritabili, dormono male, piangono di più e lamentano una maggiore salivazione. Scarso appetito, gote arrossate e rigonfiamento delle gengive sono pure sintomi che ogni tanto accompagnano l’eruzione dentaria, come pure la diarrea e gli arrossamenti delle parti coperte dal pannolino. Spesso sale anche la febbre. …

Aiuto, il nostro tesoro è disubbidiente!

I bambini a volte ubbidiscono, a volte no. Talvolta sono gentili, talvolta villani. Qui di seguito qualche consiglio per aiutare i genitori a gestire le situazioni difficili nella vita di tutti i giorni. È del tutto normale che i bambini vogliano verificare i loro limiti. Nel suo rapporto con i genitori, il bambino deve potersi allontanare e riavvicinare emotivamente. Egli ha bisogno di spazio per vivere le proprie esperienze. Certi conflitti tra genitori e figli nascono dalla mancanza di chiarezza nella comunicazione oppure dalle aspettative esagerate dei genitori. È sbagliato ad esempio aspettarsi che un bambino di tre anni se ne stia seduto composto al ristorante per un’ora intera. Misure draconiane inutili Accudendo i loro figli, i genitori raggiungono continuamente il limite della pazienza. Non tutti però riescono a mantenere la calma in una discussione. Dalla rabbia elargiscono punizioni e minacce o alzano la voce e talvolta si lasciano pure scappare uno scapaccione. Sabine Brunner, psicologa presso l’Istituto Marie Meierhofer per l’infanzia di Zurigo, si è occupata approfonditamente di questo tema e a tale proposito …

Alkohol in der Schwangerschaft

I rischi dell’alcool

In Svizzera circa un bambino su cento porta le conseguenze del consumo di alcolici in gravidanza. Nella nostra società gli alcolici godono di un alto grado di accettazione e per molte persone non è possibile gustare un buon pasto senza un bicchiere di vino. «Per questa ragione molte mamme si trovano in conflitto tra il desiderio di non essere da meno nelle occasioni sociali e la volontà di tutelare la salute del bambino», spiega Denise Degen dell’Associazione svizzera consulenti per l’allattamento e per la lattazione. Se la futura mamma consuma bevande alcoliche, attraverso la placenta entra nel circolo sanguigno del nascituro non solo l’alcool ma anche l’acetaldeide, il prodotto derivante dal metabolismo degli alcolici. L’organismo del feto non è in grado di scomporre l’alcool come gli adulti e rimane quindi esposto agli effetti dannosi più a lungo. La possibilità che il consumo di alcolici da parte della madre abbia effetti negativi sul feto dipende dalla quantità, dalla frequenza e dalla settimana di gravidanza. Non tutti i bambini subiscono conseguenze se la mamma beve molto alcool …

Parto prematuro

In Svizzera sempre più bambini vengono al mondo prima della fine della trentasettesima settimana di gestazione. L’incremento dei parti prematuri è dovuto a svariati fattori tra i quali anche l’età della futura mamma. L’età media alla nascita del primo figlio si è considerevolmente innalzata attestandosi attualmente a più di 30 anni. Con l’età aumenta il rischio di complicanze che possono causare o rendere necessario il parto prima del termine. Più gravidanze gemellari Le donne mature vanno incontro a gravidanze plurigemellari con maggior frequenza rispetto alle giovani. All’aumento delle gravidanze gemellari e trigemine si aggiunge anche l’incremento delle cure contro la sterilità. In generale le complicanze interessano più sovente le gravidanze plurigemellari. Non raramente verso la fine della gestazione la placenta non riesce più a nutrire sufficientemente i feti e lo spazio nell’utero è ridotto. Per questa ragione i plurigemini vengono più frequentemente alla luce prima della data prevista. «Più l’età della futura mamma è avanzata, più aumenta il rischio di problemi di salute come ad esempio il diabete gestazionale. Anche le malattie della nostra civilizzazione …

Bambini ipersensibili

Bambini ipersensibili

Circa il 15-20 percento dei bambini è ipersensibile. I bambini ipersensibili percepiscono gli stimoli interni ed esterni con più intensità del normale e li elaborano profondamente e nei minimi dettagli. Questo può sovraeccitarli rapidamente. Anche i sensi ne sono colpiti: per la piccola Anna di due anni il rumore del tosaerba in giardino è così forte che ogni volta che lo sente scoppia a piangere. Luigi invece è talmente sensibile all’odore degli interni dell’auto da farsi venire la nausea. Dal canto suo, Mia accetta d’indossare pullover e magliette solo se la mamma ha tolto le etichette. «Nei bambini ipersensibili le sensazioni sono amplificate, non solo quelle negative ma anche quelle positive», spiega Brigitte Küster, fondatrice dell’istituto per l’ipersensibilità di Altstätten (SG). Questi soggetti ricordano ad esempio molto a lungo un bel momento vissuto nella natura, ma anche le esperienze avvertite come un’ingiustizia. Neonati ipersensibili L’ipersensibilità si manifesta già nei primi anni di vita. Per i bambini che ne soffrono la situazione diventa particolarmente difficile quando, esposti agli stimoli, non hanno la possibilità di reagire. Brigitte …

Notizie utili sulla carie

I dentisti pediatrici svizzeri sono preoccupati: la carie nei bambini piccoli è in netto aumento. Le cause sono da ricercare nelle attuali abitudini alimentari e nelle piccole alterazioni dello smalto di cui non si conosce ancora l’origine. Alla nascita il cavo orale del neonato è ancora incontaminato. I batteri che provocano la carie si trasmettono da individuo a individuo e la composizione della flora batterica orale può essere determinata già nei primi tre anni di vita. Se il bambino fino a questa età è entrato sovente in contatto con batteri che producono acidi, si crea un disequilibrio tra batteri benefici e batteri dannosi che può predisporre alla carie. Per questa ragione il dentista pediatrico Rolf Ammann di Zurigo consiglia di non succhiare mai il ciuccio di un neonato né di utilizzare il medesimo cucchiaino per mangiare. «I genitori e i fratelli maggiori possono contribuire a proteggere il bebè con la loro buona igiene dentale», osserva Rolf Ammann. Sin dal primo dentino Una dentatura di latte sana è la migliore premessa per la salute dei denti …

Sicurezza al parco giochi

Sicurezza al parco giochi

Il gioco è fondamentale per lo sviluppo del bambino. Le oasi ricreative aiutano a crescere e stimolano la sicurezza di sé e l’autostima. Ma celano pure un rischio potenziale d’infortunio. I bambini tra 0 e 5 anni sono particolarmente esposti ai pericoli dei parchi giochi. Essi non possiedono ancora la consapevolezza dei rischi e non sono in grado di valutare il pericolo. I bambini piccoli non riescono a prestare attenzione e a concentrarsi a lungo su una situazione potenzialmente pericolosa e si lasciano distrarre facilmente. Nei parchi giochi la caduta costituisce l’infortunio più frequente e la parte più a rischio è rappresentata dalla testa. La maggior parte degli incidenti è legata soprattutto alle attrezzature ludiche come ad esempio scivoli, torri di arrampicata e dondoli a bilico. Se inoltre la pavimentazione non è idonea, le cadute possono causare ferite. Consapevolezza del pericolo Il bambino è in grado di guidare intenzionalmente la sua attenzione solo attorno ai cinque anni. A questa età però si lascia ancora distrarre rapidamente da ciò che lo circonda. A cinque anni il …

Ci siamo: segnali di un parto imminente

Quanto il parto si avvicina, sono soprattutto le primipare a chiedersi quali siano le prime avvisaglie del travaglio. La futura mamma riesce a riconoscere le contrazioni del travaglio perché sono più dolorose delle cosiddette false contrazioni che ha avvertito nelle settimane precedenti il parto. Maike Hofstede, levatrice della prima casa della nascita in Ticino «lediecilune», spiega: «Con le contrazioni da travaglio il pancione diventa duro come un sasso per 30-90 secondi e poi si rilassa.» Spesso i dolori si irradiano anche alla schiena, all’inguine o alle gambe e non scompaiono neppure cambiando posizione o immergendosi in un bagno caldo. Quest’ultimi sono accorgimenti che aiutano però molte donne a gestire meglio le fitte. Anche i massaggi della regione sacrale possono avere un effetto benefico. Ogni partoriente percepisce le doglie in modo diverso: alcune molto intensamente, altre più leggermente dei crampi mestruali. Frequenza delle contrazioni All’inizio le contrazioni sono irregolari, ma mano a mano che il tempo passa si fanno più vicine e più brevi. «Quando le contrazioni arrivano ogni tre o quattro minuti, significa che il …

Emergenza o no?

Emergenza o no?

Sempre più genitori portano i loro figli al pronto soccorso. Una tendenza, questa, con molte conseguenze. In Svizzera tutti gli ospedali pediatrici registrano un aumento delle consultazioni al pronto soccorso. Oggi il servizio d’urgenza dell’Ospedale pediatrico della Svizzera orientale di San Gallo cura circa il doppio dei bambini rispetto a dieci anni fa. Sempre più spesso i genitori si rivolgono agli ospedali pediatrici anche alla sera o di notte. «Dalle 23 alle 3 il nostro pronto soccorso è affollato come di giorno», racconta il dottor Ivo Iglowstein, condirettore del pronto soccorso dell’Ospedale pediatrico di San Gallo. Secondo lui le ragioni sono molteplici: «Da una parte la nostra società è cambiata. Gran parte dei bambini cresce in famiglie ristrette e i genitori non hanno praticamente più ricorso alle conoscenze dei nonni quando il bambino è ammalato, ma trovano su Internet moltissime informazioni che spesso generano ancora più insicurezza. Dall’altra il mondo del lavoro è diventato talmente esigente che molti genitori non osano più assentarsi durante il giorno per recarsi dal medico. Vi sono inoltre genitori che …

Mobbing all’asilo

I confl itti fanno parte del normale sviluppo del bambino. Il mobbing invece no. Conversazione con l’esperta di mobbing Françoise Alsaker e lo psicologo Fabian Grolimund. A quattro o cinque anni il bambino può già fare mobbing? F. A.: Sì, l’ho dimostrato con diversi studi scientifici. Bisogna tuttavia rendersi conto che il mobbing a questa età non è legato alle «cattive intenzioni». Pertanto i discorsi morali non sortiscono alcun effetto. Qui si tratta piuttosto di gratificazione. Il mobbing fornisce motivi di compiacimento a chi lo pratica. Se un bambino all’interno di un gruppo nota che grazie a comportamenti aggressivi ottiene qualcosa senza essere punito, persiste finché non viene fermato dagli adulti. Oggi il mobbing all’asilo è più frequente? F.A.: Non direi. Il mobbing è sempre esistito, ma il più delle volte si chiudevano gli occhi. Oggi siamo diventati molto più attenti e sensibili a questo problema. Molti genitori prendono i loro figli sul serio quando vengono molestati. Ciononostante negli asili e nelle scuole in Svizzera ancora tanti bambini subiscono il mobbing senza che nessuno intervenga. …

Niente paura del dentista

Sono numerose le persone che non vanno volentieri dal dentista. Con qualche accorgimento i genitori possono evitare di trasmettere le loro paure al bambino. Le cure dentarie possono essere assai sgradevoli. Risparmiare i trattamenti odontoiatrici al bambino è possibile garantendo una buona igiene orale sin dalla comparsa del primo dente di latte. Una dentatura di latte sana è infatti la migliore premessa per la salute dei denti permanenti. Fino a sei anni è compito dei genitori assicurare l’igiene dentale del piccolo. Al bambino è sì consentito sperimentare sin da piccolissimo l’uso dello spazzolino stando seduto (per non farsi male), ma sta comunque ai genitori dare la spazzolata finale. Atteggiamento dei genitori Se i genitori parlano sempre bene del dentista, non v’è ragione di temere che il bambino possa aver paura di una consultazione di controllo. Le minacce quali «Se non pulisci bene i denti, ti verrà la carie e il dentista dovrà farti molto male per otturare i buchi» incutono timore. Prima del primo controllo, può essere utile permettere al piccolo di assistere a una …

Come soffrire meno durante il parto

Molte future mamme guardano al parto con sentimenti contrastanti, perché temono il dolore. La percezione del dolore è una questione molto soggettiva e viene condizionata da diversi fattori tra cui anche la psiche. Sydney Sobotka, che propone corsi per la preparazione al parto secondo il metodo dell‘hypnobirthing, è convinta che oggigiorno molte donne non facciano più affidamento sul loro corpo e sulla natura: «Se la donna si aspetta di provare dolore, il corpo reagisce dando seguito a questo pensiero. La paura causa tensione che a sua volta provoca dolore.» La tecnica dell’hypnobirthing mira a rendere più fiduciosa la futura mamma rendendola consapevole delle potenzialità del suo corpo e del nascituro, entrambi molto forti e all’altezza di svolgere un parto. Il metodo si basa su esercizi di autoipnosi, visualizzazioni positive, tecniche di respirazione e di rilassamento profondo. L’obiettivo dell’hypnobirthing è quello di raggiungere uno stato di completo rilassamento e di concentrarsi sul corpo per tutto il parto. Il metodo viene interiorizzato ascoltando ogni giorno il corso su CD ed è acquisito a tal punto che la …

Merende sane

Quando si tratta di merende, le tentazioni sono tante. Ma non tutto ciò che piace ai piccoli è salutare. Per mantenere la carica, influenzata principalmente dal tasso glicemico nel sangue, gran parte dei bambini ha bisogno di fare uno spuntino tra un pasto e l’altro. Se la glicemia si abbassa, subentrano stanchezza e difficoltà di concentrazione. Soprattutto per i bambini che si muovono molto, è bene integrare i tre pasti principali con uno spuntino di metà mattina e una merenda pomeridiana. Attenzione agli spuntini frequenti Anche il medico dentista Rolf Ammann consiglia di limitare gli spuntini a due al giorno, mattino e pomeriggio: «Oggigiorno sono tanti i bambini in età prescolare che mangiucchiano a tutte le ore del pomeriggio. Consumare cibo senza sosta incrementa sensibilmente il rischio di carie, perché se il bambino mangia tutto il giorno, la saliva non riesce a remineralizzare i denti.» I bambini che consumano spuntini zuccherati al mattino e al pomeriggio dovrebbero assolutamente lavarsi i denti dopo ogni pasto principale con un dentifricio fluorato evitando di risciacquare la bocca. «In …

Agili e snelli

Il sovrappeso riguarda molte famiglie. Marianne Botta spiega ai genitori come ritrovare il peso ideale e porre nel contempo le basi per una sana alimentazione dei figli nei primi anni di vita. Dopo mesi dal parto due neomamme su tre si lamentano di non aver ancora smaltito i chili di troppo. Perché molte faticano a dimagrire? Molte mamme si ripromettono di riacquistare la linea di sempre in poche settimane dopo la nascita del bebè. Per tornare in forma ai tessuti occorrono però dai nove ai dodici mesi. Poiché una parte del peso accumulato funge da riserva per l’allattamento, la neomamma dovrebbe valutare il proprio peso corporeo solo dopo aver smesso di allattare e quando il bambino ha compiuto un anno. L’ideale dopo il parto sarebbe mangiare ragionevolmente e in quantità non eccessive per permettere all’organismo di attingere alle riserve accumulate per l’allattamento. Anche la mancanza di sonno e lo stress, di cui soffre gran parte delle puerpere, contribuiscono a metter su chili. Come mai? Se di notte non si dorme bene o non abbastanza, il …

Aiutare in casa

Passare l’aspirapolvere, stendere il bucato o fare le pulizie sono lavoretti che divertono i bambini e che nel contempo insegnano loro molte cose utili per la vita. In età prescolare molti bambini danno volentieri e spontaneamente una mano in casa, perché partecipando alla vita vera di tutti i giorni si sentono grandi e presi sul serio dai loro genitori. «Per i bambini piccoli le faccende domestiche non sono un lavoro, bensì una forma allargata di gioco», afferma Sarah Zanoni, consulente pedagogica e autrice di libri di Aarau. Secondo l’esperta è importante coinvolgere il bambino nei lavori di casa prima possibile, anche se occorre più tempo per sbrigarli e i risultati non sono perfetti. «Nessuno nasce maestro e la pratica si acquisisce con tanto esercizio. Contrariamente ai bambini grandicelli e agli adulti, i piccoli sono in genere estremamente pazienti quando si tratta di ripetere delle azioni», spiega Sarah Zanoni. I bambini piccoli sono capaci di immergersi in un’attività e nel contempo di rilassarsi e ristabilirsi. I genitori dovrebbero concedere al bambino tutto il tempo che gli …

Allattamento e lavoro

Numerosi studi dimostrano con certezza che il latte materno è il nutrimento ideale per il neonato. Ma come conciliare allattamento e rientro al lavoro? Consigli utili. L’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) raccomanda di allattare i neonati esclusivamente al seno per i primi sei mesi. In Svizzera però il congedo maternità è di sole 14 settimane. Per dare l’opportunità di allattare anche alle madri che dopo questo breve periodo devono riprendere la loro attività lavorativa, la legge sul lavoro dispone che il datore conceda loro il tempo necessario. Durante il primo anno di vita del bambino il tempo dedicato all’interno dell’azienda all’allattamento o all’estrazione del latte con il tiralatte è considerato interamente tempo di lavoro. Se la lavoratrice lascia invece l’azienda per allattare a casa, presso la mamma diurna o all’asilo nido, viene riconosciuta come tempo di lavoro la metà del tempo di assenza. Tale tempo non deve essere recuperato né può essere detratto dalle vacanze. Si consiglia tuttavia di discutere sempre la situazione con il datore di lavoro prima del rientro al proprio impiego. Vantaggi …

Aiuto, il nostro tesoro ruba e dice le bugie!

Furti e bugie vanno contro il nostro concetto morale. Quando i genitori scoprono che il loro bambino ruba e mente, molto spesso si sentono traditi nella fiducia. I bambini nascono senza regole né morale. «Se i bebè sapessero ad esempio che non si mettono le mani in faccia agli altri o che i sassi non si raccolgono e non si infilano in bocca, sarebbero vincolati nel loro sviluppo. I piccoli vanno in esplorazione senza sapere cosa si può fare e cosa non si può fare ed è proprio questo il modo più veloce per imparare», afferma Anna von Ditfurth, consulente educativa per la prima infanzia di Horgen. Il bambino comincia lentamente a farsi un’idea del comportamento morale solo attorno ai due anni. Successivamente, tra i quattro e i sei, impara a fissare e a rispettare le regole o a osservare cosa succede quando non si obbedisce. Perché il bambino ruba? Se nei primi quattro anni di vita il bambino sottrae un giocattolo, secondo Anna von Ditfurth non si può ancora parlare di furto in quanto …

Consigli per la festa di compleanno

Sin da piccoli i bambini adorano festeggiare il loro compleanno in compagnia di altri bimbi. Ecco alcuni suggerimenti per organizzare una bella festa senza stress né delusioni. I compleanni, come le festività, sono tappe importanti che aiutano il bambino a scandire il corso dell’anno. Festeggiare in compagnia dei propri amichetti, giocare e divertirsi insieme sono esperienze importantissime sin dall’età prescolare. È bello vedere come in occasioni del genere i piccoli invitati si stringono attorno al festeggiato. Queste esperienze aiutano il bambino a convincersi delle proprie capacità (autoefficacia) favorendo così la costruzione dell’autostima. Pochi invitati Il numero d’invitati è un aspetto che preoccupa gran parte dei genitori. Si dice che il numero degli invitati debba essere uguale al numero di candeline sulla torta, ma è sempre meglio che siano i genitori a valutare quanti bambini invitare per garantire il buon svolgimento della festa. Il grado di tolleranza varia da famiglia a famiglia e non bisogna dimenticare che durante il compleanno i genitori dovranno occuparsi anche degli eventuali fratellini. Affinché la festa riesca al meglio, è preferibile …

Il nostro tesoro mangia abbastanza?

Molti genitori se lo chiedono. Tuttavia il più delle volte questa preoccupazione è infondata. Chiedere regolarmente consiglio a una consulente materna o al pediatra è utile per chiarire eventuali dubbi. «Nei primi otto-dodici mesi può essere di aiuto pesare il bebè ogni due o quattro settimane, anche se in genere una volta al mese basterebbe», spiega la consulente materna Manuela Meyer-Mäder. Il latte è sufficiente? Molte mamme che allattano al seno si chiedono se il latte materno è sufficiente e se il bambino succhia abbastanza. «Pesare frequentemente il bambino può generare insicurezza», esorta Manuela Meyer-Mäder. Oltre all’aumento di peso, vi sono altri indizi che dimostrano che il piccolo cresce bene: fa regolarmente pipì, è felice, prende il latte da cinque a otto volte al giorno e ha una bella ciccetta. «È importante che i genitori si fidino del proprio istinto», aggiunge l’esperta. La crescita L’aumento di peso ideale è proporzionale alla crescita del corpo e della circonferenza cranica. Si parla in questo caso di crescita lungo la linea percentile. Se ad esempio un bambino che …

Lo sviluppo del comportamento sociale

Il comportamento sociale non è innato, ma si apprende nella relazione con gli altri bambini e con gli adulti. Volersi tenere tutto per sé, rifiutarsi di giocare con gli altri e bisticciare furiosamente con l’amichetto del cuore sono comportamenti noti a molti genitori, che non capiscono le ragioni di questi atteggiamenti. Sovente mamma e papà intervengono tempestivamente, perché vogliono evitare che il loro tesoro sia sgarbato con gli altri. Kathy Egli, psicologa e istruttrice per gli educatori di bambini, chiarisce a tale riguardo: «Nei primi quattro anni di vita il piccolo non infastidisce intenzionalmente gli altri bambini, ma si comporta così in quanto non è ancora in grado di mettersi nei panni degli altri e di riconoscere le emozioni altrui». Anche se nel corso del secondo anno il bambino matura la capacità di condividere i sentimenti di un compagno di giochi che piange, è solo attorno ai quattro che entra in empatia ponendosi la domanda: «Come mi sentirei al suo posto?». Questa capacità può generare anche sentimenti cattivi come ad esempio l’invidia e il piacere …

I bimbi e la TV

In Svizzera la maggior parte delle economie domestiche non potrebbe più fare a meno della televisione. Molti genitori si chiedono da che età, cosa e per quanto tempo al giorno i bambini piccoli possono guardarla. Oggigiorno sono sempre più numerosi i canali che propongono programmi per i piccoli. Vi sono trasmissioni come «Baby Einstein» il cui nome promette di trasformare i neonati in autentici geni. Ma è davvero così? Su questo argomento gli studiosi sono unanimi. Il professor Manfred Spitzer della Clinica universitaria di Ulm ha analizzato diverse ricerche ed è giunto alla seguente conclusione: «I media elettronici sono dannosi per l’apprendimento e quindi per lo sviluppo psichico del neonato!». Perché? «I neonati passano la maggior parte del tempo dormendo. Se trascorrono il periodo di veglia prevalentemente davanti a un media che, a differenza della vita reale con persone reali, non può insegnare nulla, quel che imparano nel complesso è davvero poco.» Cosa capiscono i Piccoli? Molti bambini sotto i due anni e mezzo osservano sì il teleschermo, ma non sono in grado di collegare …

Gelosia tra fratelli

Nella vita degli esseri umani il rapporto più lungo è quello con i fratelli. Liselotte Braun, consulente familiare e pedagogica (STEP), spiega in che modo i genitori possono contribuire a instaurare tra i figli una relazione solida e costruttiva. All’arrivo di un fratellino o di una sorellina molti bambini mostrano gelosia. Cosa possono fare i genitori per attenuare questo sentimento? Quasi tutti i bambini sono gelosi per la nascita di un fratellino, ma ognuno esprime questo sentimento alla sua maniera. Alcuni si prendono cura del nuovo arrivato esageratamente, altri lo molestano e fanno di tutto per liberarsene. Sovente i genitori non riescono neppure a rendersi conto di ciò che spinge il loro bambino a comportarsi in tal modo. Urlare, sgridare e punire rafforza e inasprisce ulteriormente l’atteggiamento difficile del bambino geloso che, più di altri, ha bisogno piuttosto di molta comprensione e di affetto da parte di mamma e papà. Occupandosi insieme del bebè, è possibile interessare e intenerire il figlio più grande. Al primogenito va riservato un posto speciale in famiglia, ad esempio permettendogli …

A proprio agio con ogni tempo

L’aria fresca giova a grandi e piccini. Fare movimento all’aperto anche con il freddo, il vento e la pioggia rinforza il sistema immunitario del bambino. Il nostro corpoha bisogno della luce del giorno per produrre una quantità suffi ciente di vitamina D, importante per lo sviluppo delle ossa. La consulente materna Manuela Meyer-Mäder raccomanda di lasciar uscire il bambino tutti giorni per almeno un’ora o due. «I bambini che possono sfogarsi all’aperto con qualsiasi tempo sono più felici e più equilibrati. Inoltre, ogni stagione permette al piccolo di fare innumerevoli scoperte, che a loro volta favoriscono lo sviluppo». La prima passeggiata In linea di massima è possibile uscire con il bebè sin dalla nascita. Per i prematuri è indispensabile che il tono cardiaco e la saturazione di ossigeno si siano stabilizzati e che l’organismo sia in grado di mantenere costante in maniera autonoma la normale temperatura corporea. «Generalmente è così quando il piccolo ha raggiunto un peso di 1,8 kg», precisa Manuela Meyer-Mäder. Fondamentalmente anche il neonato può uscire con qualsiasi tempo, ma bisogna aver …

L’importanza del gioco

Il gioco rappresenta per i bambini la forma di apprendimento più elementare. Giocando si sviluppano competenze affettive, sociali, motorie e cognitive. Ciò che il bambino impara attraverso il gioco gli servirà per tutta la vita. A tale scopo il piccolo ha bisogno di stimoli, di oggetti come i giocattoli e dell’opportunità di sperimentare. Giocando esercita comportamenti che più avanti metterà in pratica in modo mirato. Il lattante, ad esempio, imita i suoni della voce dei genitori, perché si diverte. Nel contempo però questi esercizi di emulazione contribuiscono a porre le basi del linguaggio. Tutte le esperienze che il bambino raccoglie con il gioco sono importantissime per il suo sviluppo. Giocando il piccolo non rincorre uno scopo specifi co né punta a un obiettivo ben preciso, bensì desidera vivere un’esperienza unica e personale. Alla scoperta del mondo Giocando il bambino tocca con mano il mondo che lo circonda e impara a comprendere sé stesso, gli eventi e le situazioni, le osservazioni e le esperienze compiute. Durante il primo anno di vita il neonato mette in bocca …

Stimolati dalla lettura

I bambini che crescono con i libri scoprono precocemente il piacere della lettura e ameranno leggere e imparare per tutta la vita. Non appena il piccolo è in grado di afferrare gli oggetti con le manine, il libro sul fasciatoio o nel passeggino non passa sicuramente più inosservato. Il bambino lo esamina tastandolo ripetutamente, lo infila in bocca e qualche volta addirittura lo addenta. «Molti neonati mostrano interesse per i libri illustrati già a poche settimane», afferma Barbara Jakob Mensch, collaboratrice per la promozione della lettura presso l’Istituto svizzero Media e Ragazzi di Zurigo. Sfogliando insieme un libro nei primi mesi di vita, l’obiettivo non è ancora quello di far comprendere al bambino il contenuto, bensì di rafforzare innanzi tutto il legame affettivo tra il piccolo e la persona di riferimento facendogli capire che si desidera dedicargli del tempo. L’esperta consiglia ai genitori di prendere l’abitudine di leggere ai propri figli già a partire dal sesto mese. L’opinione della scienza La lettura condivisa facilita l’apprendimento del linguaggio. Leggere un libro ad alta voce al bambino …

Movimento sin dalla nascita

Il neonato ha una voglia innata di muoversi. Per consentirgli di sviluppare al meglio le sue capacità motorie è importante osservare le raccomandazioni qui riportate. Generalmente il bambino non ha bisogno di alcun sostegno per sviluppare la motricità globale. I genitori possono tuttavia creare le condizioni essenziali che lo aiutano ad acquisire più facilmente le capacità motorie delle diverse fasi dello sviluppo. È buona abitudine lasciare il bebè il più possibile disteso su una superficie piana sin dalla nascita. Dal quarto mese in poi per il piccolo è ideale la trapunta imbottita. Susanne Thommen, fisioterapista pediatrica di Oberwil (BL), spiega: «Lasciando il bambino libero di muoversi sul pavimento, il piccolo sperimenta e impara a compiere nuovi movimenti che gli consentono d’imparare rapidamente a girarsi da solo dapprima sul fianco e poi sulla pancia.» L’esperta sconsiglia ai genitori di lasciare il neonato nella sdraietta per tutto il giorno. «I seggiolini limitano enormemente lo sviluppo motorio in quanto ostacolano il naturale spostamento del peso e la coordinazione armoniosa di tutta la muscolatura corporea.» Nei lattanti molto piccoli …

Attenzione agli oggetti piccoli!

Se infilati nel naso o nelle orecchie oppure inghiottiti, gli oggetti di piccole dimensioni possono diventare pericolosi per neonati e bambini piccoli. Ecco come devono agire i genitori in caso di emergenza. Introducendosi un piccolo oggetto nel naso, il bambino irrita o ferisce la mucosa nasale causando gonfiore. Il gonfiore trattiene a sua volta il corpo estraneo e ne impedisce l’espulsione. La dottoressa Verena Meier-Gallati, specialista in orecchie-naso-gola presso la Clinica Andreas di Cham, consiglia ai genitori: «Non tentate mai di togliere da soli gli oggetti inseriti nel naso. Potreste aggravare l’infiammazione e traumatizzare il piccolo.» È molto meglio invece tranquillizzare il bambino e mantenerlo in posizione eretta. «Facendolo sdraiare, il corpo estraneo potrebbe arrivare fin nei polmoni passando attraverso le cavità nasali e la faringe», spiega la specialista. Gli oggetti sferici con superficie liscia sono particolarmente pericolosi. Se il bambino introduce oggetti con queste caratteristiche è indispensabile portarlo immediatamente al pronto soccorso tenendolo con il busto eretto. Al pronto soccorso Portare al medico del pronto soccorso un oggetto identico al corpo estraneo (ad esempio …

Infortuni ai denti di latte

Anche se i denti di latte vengono sostituiti dalla dentatura permanente, gli infortuni nell’infanzia non sono privi di rischi. Il dottor Hubertus van Waes, specialista in questo campo, spiega ai genitori come comportarsi. Quali sono gli infortuni più frequenti nei bambini piccoli? E perché? Gli incidenti dentari capitano quando il piccolo giocando cade da solo o urtato da altri bambini. Il rischio è particolarmente elevato nella fase in cui il bambino impara a camminare. Cadendo può battere ad esempio la mascella su uno spigolo. Non sempre i genitori sono in grado di spiegarmi cosa sia successo esattamente. Sovente una caduta può fratturare la corona, spingere il dente nell’alveolo o staccarlo completamente. Finché la radice non ha raggiunto il completo sviluppo, quindi fino all’età di circa tre anni e mezzo, non sono rari i casi in cui il dente viene spostato dalla sua sede. C’è differenza se è un dente di latte o un dente permanente a subire il trauma? Se è coinvolto un dente permanente, le conseguenze vanno viste a lungo termine. Nel caso di …

Stürze auf den Kopf

Se picchia la testa…

Ruzzoloni e capitomboli fanno parte dello sviluppo di ogni bambino. Ecco tutto ciò che i genitori devono sapere. Cadendo, neonati e bambini piccoli si procurano sovente ferite al capo. In tenera età la testa è grande e pesante rispetto al resto del corpo e, oltre a ciò, il bambino non è ancora in grado di parare le cadute. Queste sembrano sovente terribili agli occhi dei genitori e suscitano in loro grande preoccupazione. Il dottor Georg Staubli, primario del pronto soccorso dell’Ospedale pediatrico di Zurigo, rassicura: «Cadendo dalla posizione eretta, è raro che il bambino si ferisca seriamente.» È molto più pericoloso invece se un bebè o un bambino piccolo precipita da un’altezza superiore alla sua statura. «Più il bimbo è piccolo, più grande è il rischio di farsi male», precisa Georg Staubli, che al pronto soccorso non cessa di prestare aiuto a neonati caduti dal fasciatoio o dalle scale. I rischi aumentano anche quando il bambino comincia ad arrampicarsi. Prime cure Se dopo una caduta il bambino piange ma si tranquillizza in breve tempo e …

In forma dopo il parto

Dopo un parto non è così semplice perdere i chili superflui. In questa intervista Marianne Botta Diener elargisce qualche consiglio per dimagrire più facilmente. Perché dopo una gravidanza è normale pesare più di prima? La maggior parte delle gestanti comincia ad avere più appetito dopo il primo trimestre. Sapendo che la gravidanza comporta comunque un aumento di peso, sovente le future mamme tendono a diventare un po’ più indisciplinate a tavola e non è raro che mangino con gusto e più del solito. In gravidanza il corpo tende ad accumulare qualche chilo di grasso attorno alla pancia e ai fianchi come riserva per l’allattamento. Questo stratagemma tornava molto utile alle nostre antenate, sovente confrontate a carestie di cibo. Grazie ai pannicoli adiposi la produzione di latte materno era infatti assicurata anche nei momenti difficili. In un’epoca di sovrabbondanza di cibo come la nostra, tale meccanismo si rivela naturalmente superfluo. È saggio dimagrire durante il periodo dell’allattamento? Non consiglierei a nessuna donna una dieta drastica. Il nostro tessuto adiposo è un deposito di sostanze nocive che …

Ragguagli sul puerperio

Generalmente le future mamme la sanno lunga su gravidanza e parto, ma sovente – soprattutto le primipare – non approfondiscono il tema del puerperio. Ecco le informazioni più importanti in breve. Episiotomia/lacerazione perineale L’episiotomia o la lacerazione perineale viene suturata in diversi strati (da uno a tre) in anestesia locale con un filo che si riassorbe da sé nel giro di alcuni giorni. In molte donne le ferite del parto procurano dolore per alcuni giorni o addirittura per settimane sedendosi, camminando o urinando. Generalmente sia l’episiotomia che la lacerazione perineale guariscono bene. Per minimizzare il rischio d’infezione, la levatrice Anna Heldstab Indermaur di Berneck raccomanda di osservare un’accurata igiene intima a ogni uso del wc. «La cosa migliore è spruzzare sulla ferita acqua calda alla quale sono state aggiunte alcune gocce di tintura di calendula.» Se nella regione vaginale si è formato un ematoma, può giovare l’applicazione di un impacco freddo sul perineo (ad es. Coldpack, cubetti di ghiaccio avvolti in un panno o compresse fredde di quark ed essenza di lavanda). Uno speciale cuscino …

Adeguatamente assicurati

Accogliere un figlio significa assumersi per molti anni una grossa responsabilità. Analizzando la propria copertura assicurativa già durante la gravidanza è possibile garantire una certa sicurezza finanziaria. Un decesso, una malattia o un infortunio per una giovane famiglia non è soltanto fonte di profondo dolore. Senza un’adeguata copertura assicurativa, può creare anche seri problemi finanziari. L’esperto di assicurazioni Ruedi Ursenbacher dell’Ufficio di consulenza indipendente «fairsicherungsberatung» con sede a Berna e a Zurigo consiglia sia alla futura mamma che al futuro papà di stipulare un’assicurazione capitale di rischio con copertura nell’eventualità di malattia e infortunio. In questo caso è possibile optare per un’assicurazione degressiva. Ciò significa che minore è l’età del bambino al momento del decesso di un genitore, maggiore è il sostegno finanziario per il partner superstite. «Si tratta di una buona soluzione in quanto i costi per la custodia dei figli nei primi anni di vita oppure la perdita di salario causata da un’eventuale riduzione delle entrate possono pesare enormemente sul budget familiare», afferma l’esperto. Ruedi Ursenbacher sconsiglia invece di abbinare il risparmio a …

Prevenire gli abusi sessuali

Lo sfruttamento sessuale subito nell’infanzia può provocare traumi che durano tutta la vita. In questa intervista Xenia Schlegel, direttrice della Fondazione svizzera per la protezione dell’infanzia, spiega tutto ciò che i genitori devono sapere. Da chi vengono commessi gli abusi sessuali sui bambini? La maggior parte degli abusi sessuali è perpetrato da familiari o persone vicine alla famiglia. Spesso l’abusante gode addirittura della piena fiducia dei genitori della vittima. Più del 95% degli abusi sessuali viene commesso da uomini, l’80% dei casi di violenza compiuti nei confronti delle femminucce vede colpevole il papà o il patrigno. Ciononostante molti genitori diffidano piuttosto degli sconosciuti. Sì, è vero. In realtà è molto raro che uno sconosciuto cerchi di avvicinare un bambino per abusarne mentre si reca all’asilo. È assai più probabile che il potenziale abusante si concentri su un intervallo di tempo più lungo per stringere amicizia con il bambino. Per questa ragione è importante che sin dalla tenera età il piccolo possa confidarsi con i suoi genitori e raccontarsi liberamente. Se è vero che la buona …

Macchie addio!

Schizzi di carote sul maglioncino, chiazze di unto sulla salopette e macchie di banana sulla tutina bianca: quando il bambino comincia a mangiare le pappe e a muoversi autonomamente, i consigli per eliminare le macchie diventano preziosissimi. Sporcarsi e sbrodolarsi è normale nell’infanzia. I più piccoli adorano pasticciare con la pappa di carote o la purea di mele, i più grandicelli non resistono a saltellare gioiosamente nelle pozzanghere insudiciandosi dalla testa ai piedi. Queste sono esperienze fantastiche per i bambini e non dovrebbero essere negate. Sporcarsi fa parte dello sviluppo ed è inevitabile quando si va alla scoperta del mondo. Piccole astuzie Per evitare di sprecare tempo nel tentativo di eliminare macchie d’ogni sorta, l’ampio bavaglino con le maniche, i pantaloni impermeabili e il grembiule protettivo per i momenti di creatività sono accessori essenziali che non dovrebbero mancare mai nelle famiglie con bambini piccoli. Nel quotidiano il bambino dovrebbe indossare abiti che gli è consentito sporcare. Ben presto, dopo i primi schizzi di pappa di carote sulla camicetta elegante o sulla cravatta di seta, i …

Il lutto nei bambini

Il lutto nei bambini

I bambini sono confrontati con la morte sin da piccoli, ad esempio quando perdono l’animale domestico al quale sono affezionati, quando giocando all’aperto scoprono il corpo inanimato di un topolino oppure ancora quando muore un familiare. Nei suoi primi tre anni di vita il bambino non è ancora in grado di comprendere l’ineluttabilità della morte e anche a quattro o cinque anni la concepisce come una sorta di condizione ridotta della vita. A questa età però la maggior parte dei bambini prova un forte bisogno di saperne di più. Non farne argomento tabù Per molti genitori parlare della morte con un bambino piccolo è tutt’altro che facile. Silvia Schenk, specializzata nell’accompagnamento alla morte e responsabile dei corsi sul tema «I bambini e la morte» presso l’Istituto Marie Meierhofer per l’infanzia di Zurigo, consiglia vivamente ai genitori di non nascondere al bambino il decesso di un familiare o di una persona cara ai fini di protezione. «Quando la mamma o il papà è triste, il piccolo lo percepisce. Se non gli si spiega la ragione del …

Asilo nido, gruppo di gioco o mamma diurna: come farlo sentire presto a suo agio

Il bambino trae profitto dal tempo che trascorre all’asilo nido, con il gruppo di gioco o presso la mamma diurna. Tuttavia, per facilitare il passaggio alla custodia extrafamiliare adeguandosi alle esigenze del piccolo, è indispensabile considerare alcuni aspetti. Pur essendo molto diversi, i bambini piccoli hanno tutti un punto in comune: il loro riferimento sono i genitori, attraverso i quali si orientano e acquisiscono sicurezza. Se il bambino viene affidato a un servizio di custodia complementare alla famiglia, l’educatrice, la responsabile del gruppo di gioco o la mamma diurna diventa a sua volta una figura di riferimento. Kathy Egli, psicologa e formatrice di educatrici della prima infanzia a Zurigo, sa quanto sia importante per un bambino l’esperienza del primo distacco dalla principale persona di riferimento: «Per i neonati e i bambini piccoli il passaggio alla custodia extrafamiliare non è di per sé un problema, ma è determinante il modo in cui questo avviene. Il distacco vissuto serenamente è un’esperienza che arricchisce per tutta la vita.» Ambientamento indispensabile Per mettere a proprio agio il piccolo nel …

Insegnare l’ordine ai piccoli

Sovente i bambini piccoli non si limitano a giocare nella loro cameretta, ma invadono anche salotto e cucina facendo arrabbiare molti genitori. Sarah Zanoni, consulente educativa e autrice di libri, spiega come insegnare l’ordine ai propri figli. Perché quando i bambini giocano creano subito un gran disordine? In tenera età i bambini adorano sparpagliare giocattoli e oggetti, e giocare nel caos non li disturba affatto. Essi non hanno ancora sviluppato il senso dell’ordine come lo intendono i grandi. Non ripongono i loro vestiti nell’armadio e non rimettono lo spazzolino nel bicchiere. Insomma, lasciano tutto in giro dove capita. Al bambino questi compiti vanno insegnati. Perché in famiglia ci sono frequenti discussioni quando si tratta di riordinare? Una ragione importante è che i bisogni dei bambini sono diversi da quelli degli adulti: il luogo dove il piccolo gioca più volentieri e si sente al sicuro – ad esempio in salotto dove può vedere e sentire i suoi genitori – coincide sovente con la stanza in cui i genitori vorrebbero un ordine perfetto. Una pretesa del genere …

I più piccoli vivono l’attimo

Nei primi anni di vita i bambini non possiedono ancora la nozione del tempo. Secondi, minuti e ore sono per loro concetti insignificanti. Dire a un bambino nei suoi primi tre anni di vita «Tra cinque minuti mangiamo» oppure «Domani andiamo allo zoo» significa non farsi capire. Il piccolo comincia infatti a prendere coscienza del trascorrere del tempo soltanto tra i tre e i cinque anni. «Questo sviluppo iniziale del senso del tempo non ha tuttavia niente a che vedere con la cognizione metrica del tempo», spiega Oskar Jenni, responsabile del reparto di pediatria dello sviluppo presso l’Ospedale pediatrico di Zurigo. Il bambino inizia a comprendere la durata di una determinata unità di tempo solo in età scolare. Cognizione del tempo Lo sviluppo della nozione del tempo dipende dai progressi che il bambino compie in altri campi. Fino a quattro anni ad esempio non è capace di accantonare i propri bisogni. I suoi desideri vengono prima di ogni altra cosa. Egli non sa mettersi nei panni di chi gli sta di fronte e non è …

Apprendimento tardivo del linguaggio

Le differenze nell’apprendimento del linguaggio dimostrano chiaramente quanto siano diversi i bambini uno dall’altro. La maggior parte inizia a parlare attorno al compimento del primo anno di età, pochi già a otto mesi, altri solo a trenta mesi. Circa il 15% dei bambini in Svizzera comincia a parlare tardi, ovvero a due anni utilizza meno di cinquanta parole (incluse le onomatopee) e non è in grado di comporre enunciati a due parole. Un bambino piccolo che per un periodo prolungato non parla o parla molto poco può suscitare preoccupazione nei genitori. «L’uso tardivo delle parole non indica per forza uno sviluppo del linguaggio troppo lento o anomalo», tranquillizza Hilda Geissmann, logopedista a Zurigo. «Circa la metà dei recupera entro i tre anni.» Ai genitori preoccupati si consiglia comunque di rivolgersi a uno specialista. Importanza del linguaggio quotidiano Il bambino impara a parlare esplorando gli oggetti con la bocca o con le manine e sperimentando svariate azioni. Così facendo sviluppa immagini mentali e comprende che attraverso le parole può fare riferimento ad azioni e oggetti concreti. …

Importanza dei rituali

I rituali scandiscono la giornata e trasmettono tranquillità e sicurezza al bambino. I rituali sono quei comportamenti che in virtù della loro ripetitività secondo uno schema preciso e regole chiare diventano via via abitudini. Spesso i genitori mettono in atto rituali senza neppure rendersene conto oppure si rifanno alla loro infanzia. I rituali giovano al bambino sin dalla tenerissima età: che sia il rituale del risveglio mattutino, la filastrocca prima di pranzo o il rito della buonanotte, il piccolo acquista fiducia e sa che questi elementi della giornata lo accompagneranno sempre. I «filo conduttore» che scandisce il ritmo della giornata aiuta in particolar modo i bambini con difficoltà a orientarsi nel tempo fornendo loro un punto di riferimento. I rituali vengono in aiuto anche nei momenti critici. Se ad esempio il piccolo si fa male, un bacetto sulla «bua» rende subito il dolore più sopportabile. I rituali del mattino aiutano invece il bambino a non essere in ritardo, mentre quelli di passaggio facilitano l’inizio di una nuova fase come ad esempio il rito del distacco …

Il nostro tesoro beve abbastanza?

Questo interrogativo preoccupa molti genitori nei primi anni di vita del bambino. Nella seguente intervista il professor Kurt Baerlocher, specialista in alimentazione infantile, offre consigli in merito. Quanto dovrebbe bere un neonato nei primi mesi di vita? Durante i primi quattro-sei mesi il latte copre anche il fabbisogno di acqua. Il latte materno e gli alimenti per lattanti contengono circa l’87% di acqua. Il fabbisogno di acqua è stimato a 130 ml per ogni chilo di peso corporeo, equivalenti a 150 ml/kg di latte (fascia da 130 a 180 ml). La dose di latte non dovrebbe superare un litro al giorno. Consiglio ai genitori di osservare attentamente le consuetudini del bambino attinenti al bere e di non cercare di alimentare il piccolo secondo uno schema rigido. Se le quantità assunte dal neonato possono variare da un pasto all’altro, la dose quotidiana complessiva rimane generalmente la stessa. Quando bisognerebbe dare al bebè acqua o tisane non zuccherate? Se il neonato è allattato al seno, nei primi sei mesi non ha bisogno di bere né acqua né …

Bimbi in linea perfetta

In Svizzera un bambino su cinque tra i sei e i dodici anni è in sovrappeso. Soffrendo di eccesso di peso già da piccoli, il rischio di dover lottare con la bilancia anche in età adulta è maggiore. Ecco qualche suggerimento utile per insegnare ai genitori come mettersi sin dall’inizio sulla retta via. Il sovrappeso può causare problemi di salute gravi, nonché disturbi psichici e sociali. Oggigiorno sono sempre più numerosi i bambini che soffrono di malattie come diabete di tipo 2, ipertensione, alterazioni del metabolismo dei grassi e affezioni articolari. I bambini in sovrappeso presentano una mobilità minore e sono limitati nella coordinazione, nella resistenza e nell’efficienza fisica. Sin dall’inizio sulla retta via È possibile prevenire il sovrappeso già in gravidanza. Sophie Frei, nutrizionista e responsabile dei programmi presso Suisse Balance, spiega: «L’imprinting sulle abitudini alimentari avviene già nell’utero materno. Più l’alimentazione della futura mamma è variata, più ricco sarà il bagaglio di gusti alimentari del bambino alla nascita e più il piccolo si mostrerà aperto a una vasta tavolozza di cibi.» Anche le …

Cucinare con i figli

Intervista con Marianne Botta Diener, nutrizionista e autrice di libri, coinvolge i suoi figli in cucina sin da piccoli. In questa intervista spiega perché. Lei è mamma di otto bambini. Perché incoraggia i suoi figli a darle una mano nella preparazione dei cibi? Per molte ragioni. Cucinare insieme piace ai bambini e rafforza il rapporto con i genitori. Se i genitori si mettono da soli ai fornelli, concentrano la loro attenzione su pentole o frigorifero, mentre se coinvolgono il loro bambino, si dedicano nel contempo anche a lui. I bambini si entusiasmano nel vedere come nascono le cose. Sin da piccolissimi sono felici di contribuire agli importanti doveri quotidiani. Dare una mano ai grandi giova pure alla loro autostima. Cucinare con i bambini richiede però molto più tempo. Sì, è vero. Ci vuole una buona dose di pazienza e più tempo del solito. Tuttavia sono convinta che valga la pena fare questo investimento. Se sin dalla tenera età gli si consente di dare una mano ai fornelli, più avanti il bambino sarà in grado di …

Sicurezza al parco giochi

Sicurezza al parco giochi

Il gioco è fondamentale per lo sviluppo del bambino. Le oasi ricreative aiutano a crescere e stimolano la sicurezza di sé e l’autostima. Ma celano pure un rischio potenziale d’infortunio. I bambini tra 0 e 5 anni sono particolarmente esposti ai pericoli dei parchi giochi. Essi non possiedono ancora la consapevolezza dei rischi e non sono in grado di valutare il pericolo. «I bambini piccoli non riescono a prestare attenzione e a concentrarsi a lungo su una situazione potenzialmente pericolosa e si lasciano distrarre facilmente», spiega Christian Scherer, capo del servizio Educazione dell’Ufficio prevenzione infortuni upi. Nei parchi giochi la caduta costituisce l’infortunio più frequente e la parte più a rischio è rappresentata dalla testa. La maggior parte degli incidenti è legata soprattutto alle attrezzature ludiche come ad esempio scivoli, torri di arrampicata e dondoli a bilico. Se inoltre la pavimentazione non è idonea, le cadute possono causare ferite. Consapevolezza del pericolo Il bambino è in grado di guidare intenzionalmente la sua attenzione solo attorno ai cinque anni. A questa età però si lascia ancora …

Se il parto si fa aspettare…

Solo circa il 4% dei bebè viene al mondo alla data prevista del parto. Più di un terzo dei bambini si fa sospirare e nasce post-termine. Quando si avvicina la data del parto, gran parte delle gestanti non vede l’ora che il bebè nasca. La pancia è ingombrante e l’impazienza cresce ogni giorno. Alcune future mamme si preoccupano pure per la salute del nascituro. Il dottor Markus Hodel, primario del reparto di ostetricia dell’Ospedale universitario cantonale di Lucerna, tranquillizza le partorienti: «Oltrepassare il termine previsto non costituisce di per sé un motivo di preoccupazione se il bambino sta bene.» Gli studi dimostrano che il già esiguo rischio di sofferenza fetale nel grembo materno comincia ad aumentare leggermente circa sette giorni dopo la scadenza del parto. A partire dal 14° giorno dopo il termine si parla di gravidanza prolungata. A questo punto le complicazioni diventano più probabili. Controlli minuziosi Superato il termine previsto, il dottor Markus Hodel consiglia di sottoporsi a controlli più frequenti per valutare la capacità funzionale residua della placenta. «Nella clinica ginecologica dell’Ospedale …

Trattamento di bruciature e ustioni

Intervista con il dottor Clemens Schiestl, direttore del Centro per bambini ustionati delle Cliniche pediatriche universitarie di Zurigo Perché le ustioni possono avere conseguenze gravi nei bambini piccoli? Più il bambino è piccolo, più sottile è la sua pelle e quindi più profonda la lesione procuratasi ad esempio versandosi addosso dell’acqua bollente. Bruciandosi con dell’acqua a 70 gradi, la ferita in un adulto può guarire senza lasciare tracce, mentre in un bambino di un anno basta un contatto di soli uno o due millesimi di secondo per produrre una cicatrice. Cosa consiglia ai genitori in caso di ustioni lievi? È importante raffreddare il più presto possibile la zona colpita per evitare che il calore penetri in profondità nei tessuti. Bastano 10-15 minuti sotto l’acqua a 20° C. L’acqua non dovrebbe essere più fredda di così per evitare di abbassare eccessivamente la temperatura corporea del bambino. La bruciatura va raffreddata immediatamente, quindi se si è soli occorre dapprima trattare la parte e poi chiamare i soccorsi. Sulle ustioni non è opportuno applicare creme, dentifrici, farina od …

Attenzione, scotta!

Uno studio svedese ha evidenziato che i pazienti più frequentemente curati in ospedale per ustioni sono bambini tra 0 e 4 anni e anziani con più di 85 anni. I bambini piccoli non sono in grado di valutare i pericoli che acqua o grasso bollente, piastre accese o fuochi aperti comportano. La ragione per cui i bebè e i bambini piccoli si bruciano con particolare frequenza è legata al loro sviluppo. Quando un neonato impara a muoversi, entra in contatto con gli oggetti che lo circondano. Il piccolo si aggrappa e si appoggia ovunque e se ad esempio tocca lo sportello bollente di una stufa a legna, non è capace di ritrarre velocemente la mano. Christian Scherer, capo del servizio Educazione dell’Ufficio prevenzione infortuni upi, riferisce che la maggior parte degli incidenti con ustioni che coinvolgono bambini piccoli avviene in cucina e in bagno. Pericoli principali Nei bambini la causa più frequente di bruciatura è il contatto della pelle con l’acqua bollente penetrata attraverso i vestiti. Il calore elevato si spinge in profondità danneggiando i …

Come agiscono le vaccinazioni

Le vaccinazioni sono una delle misure di protezione più efficaci a disposizione della medicina. Intervistato da «bimbi&bebè», l’esperto in materia Ulrich Heininger, membro della Commissione federale per le vaccinazioni (CFV) e primario dell’Ospedale pediatrico universitario di Basilea, illustra il meccanismo di azione dei vaccini. Signor Heininger, come agiscono i vaccini? I vaccini simulano l’infezione naturale senza tuttavia causare le possibili complicazioni che la malattia comporta. La grossa differenza tra farsi vaccinare e «fare la malattia» sta nel fatto che con il vaccino viene inoculato l’agente patogeno o parte di esso reso inoffensivo. Nel caso in cui l’organismo venisse a contatto con il virus vero della malattia, il sistema immunitario lo riconoscerebbe immediatamente e riuscirebbe a combatterlo con successo. L’Ufficio federale della sanità pubblica consiglia di vaccinare i neonati già a due mesi. Perché così presto? Trasmettendo al feto gli anticorpi tramite la placenta e il cordone ombelicale, la mamma contribuisce a sviluppare il sistema immunitario del bambino già durante la gravidanza. Alla nascita il neonato possiede la massima protezione immunitaria, ma questa diminuisce nei primi …

Cura del bebè: dalla testa ai piedi

Giocando o parlando al bebè mentre si svolgono le operazioni d’igiene, questo rituale quotidiano diventa per il piccolo un momento particolarmente piacevole. Pelle Molti neonati hanno la pelle piuttosto secca, ma non è strano se si pensa che hanno trascorso nove mesi nel liquido amniotico. Talvolta la pelle si squama e si formano piccole screpolature. Per curarle non si può far altro che massaggiare bene la cute con un olio vegetale o una lozione idratante per neonati. La consulente materna Barbara Hertli di Friborgo consiglia inoltre: «È buona abitudine controllare le pieghe della pelle. In queste zone lo sfregamento, l’umidità e i batteri possono causare in breve tempo ferite dolorose.» Ne sono particolarmente colpite le pieghe del collo, le ascelle e la zona dietro le orecchie. Le pieghe della pelle devono essere regolarmente lavate, asciugate a fondo e unte con olio. Per l’igiene quotidiana del viso, delle mani e dei piedi, nonché dei genitali è sufficiente utilizzare acqua calda e un panno morbido. Igiene intima I genitali femminili vanno sempre lavati procedendo dal davanti al …

Consigli essenziali per l’allattamento

L’allattamento al seno presenta molti vantaggi, ma non sempre funziona al primo colpo. I consigli qui riportati possono aiutare aiutano mamma e bambino a vivere positivamente questa esperienza. Nella nostra cultura allattare il proprio bambino al seno non è ormai più una questione d’istinto. Sia la mamma che il neonato devono apprendere la tecnica e non è raro quindi incontrare qualche ostacolo iniziale. Brigitte Benkert, consulente per l’allattamento IBCLC presso l’Ospedale cantonale di Baden, ritiene importante che le neomamme non si ostinino ad allattare a tutti i costi e che si lascino aiutare da un’esperta ai primi tentativi. «In particolare dopo un parto difficile mamma e bebè hanno bisogno di riprendersi. Lo stress influisce infatti negativamente sulla lattazione», spiega Brigitte Benkert. «Personalmente consiglio alle coppie in attesa del primo figlio di non precipitarsi a spedire gli annunci di nascita e di accettare le visite in ospedale soltanto quando si sentono pronti.» Durante il puerperio la mamma e il bambino devono innanzi tutto stabilire una relazione. Una volta a casa, la mamma non deve pretendere di …