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Wachstum

Dieci domande sulla crescita

In questa intervista lo specialista Udo Meinhardt risponde alle domande più importanti sulla crescita del bambino. Perché è importante controllare regolarmente la crescita del bambino? La crescita indica se il bambino è sano e se si sviluppa bene. Esistono diverse malattie e disturbi che possono pregiudicare la crescita senza manifestare altri sintomi. L’organizzazione pediatria svizzera raccomanda diverse visite di controllo preventive durante le quali il medico misura la statura del bambino. Nel primo anno di vita sono consigliati controlli all’età di 1, 2, 4, 6, 9 e 12 mesi, mentre nel secondo anno viene effettuata una prima misurazione a 18 mesi e la seconda a 24 mesi. Ulteriori controlli sono previsti a 3 e 4 anni. In seguito gli intervalli si allungano e si consiglia di misurare nuovamente la statura all’età di 6, 10, 12 e 14 anni. Come evolve la crescita normale? La crescita si suddivide in tre fasi. Nella prima tra 0 e 5 anni il bambino cresce molto in fretta, allungandosi inizialmente di circa 11 cm all’anno indipendentemente dal sesso. Verso la …

Fieber Kleinkind

Febbre, che fare?

Nei primi anni di vita, la febbre nei bambini è frequente. Georg Staubli spiega perché non è il caso di preoccuparsi. Da quanti gradi si parla di febbre? È febbre se la temperatura corporea supera i 38 °C. Nei primi tre mesi di vita la febbre si misura nel retto, poi anche sotto l’ascella o nell’orecchio. Perché viene la febbre? Di solito sono i virus e i batteri a causarla. La febbre è un’arma di difesa dell’organismo. Si pensa che il corpo provochi un aumento della temperatura proprio per combattere le infezioni. È noto ad esempio che nei bambini con la varicella ai quali è stato somministrato un antipiretico, la malattia dura un po’ più a lungo che nei piccoli che non hanno assunto alcun farmaco antifebbrile. In compenso però i primi stanno nettamente meglio durante il decorso della malattia, perché hanno meno dolori e dormono e bevono meglio. Quanto è pericolosa la febbre alta per i neonati e i bambini piccoli? La febbre è un sintomo e in genere non desta preoccupazione. Può diventare …

Erkältungen, raffreddamento, refroidissement

Consigli in caso di raffreddamento

I raffreddamenti sono frequenti nei bambini in quanto il loro sistema immunitario non conosce ancora molti agenti patogeni. Nei primi anni di vita molti bambini soffrono spesso di naso che cola, tosse, mal di gola o mal di orecchie. I raffreddori in genere guariscono spontaneamente senza somministrazione di farmaci. La farmacista Francesca Seegy, che ha concluso una formazione speciale in farmaci per l’infanzia e offre un servizio di babycoaching presso la farmacia Triemli di Zurigo (triemliapothekedrogherie.ch), spiega: «Quando il bambino è raffreddato ha bisogno soprattutto di affetto e tranquillità». Se soffre molto, la specialista consiglia di somministrargli del paracetamolo o dell’ibuprofene per far scendere la febbre o calmare i dolori. I farmaci però non sono un obbligo in quanto in primo luogo bisogna dare il tempo all’organismo di combattere la malattia. È importante non superare mai la dose massima prescritta per ogni principio attivo. Febbre La febbre è una reazione di difesa del sistema immunitario. Si pensa che serva a contrastare l’infezione. La febbre è un sintomo e di solito non deve preoccupare. Diventa preoccupante …

bei der Geburt zu klein

Nati troppo piccoli

In Svizzera ogni anno vengono al mondo circa 2500 bambini con peso e/o lunghezza inferiori ai valori stimati per l’età gestazionale raggiunta. Si parla di Small for Gestational Age (SGA). Quali possono essere le cause per le quali un bambino presenta alla nascita una lunghezza e/o un peso inferiori ai valori specifici riferiti alla durata della gravidanza? Di solito ciò è causato da un’irrorazione sanguigna insufficiente della placenta, che porta il feto ad allungarsi limitatamente o a prendere poco peso durante tutta la gestazione o negli ultimi due-tre mesi prima del parto. Altre cause possono essere le malattie croniche della mamma come i disturbi renali, il diabete, la gestosi in gravidanza, l’anemia o le infezioni croniche nonché il forte tabagismo e l’elevato consumo di alcolici. Per le donne nate troppo piccole e/o con peso ridotto il rischio di partorire figli SGA è maggiore. Anche con l’avanzare dell’età della gestante questo pericolo aumenta. Perché è importante tenere d’occhio la crescita dei bambini nati troppo piccoli o con un peso troppo basso? Il 90% dei bambini nati …

Verruche nei bambini

Molti bambini soffrono di verruche, in certi casi con frequenti recidive. Tutto dipende dal sistema immunitario. I bambini sono particolarmente esposti alle verruche, perché il loro sistema immunitario non è del tutto sviluppato. Il dermatologo Martin Theiler dell’Ospedale pediatrico di Zurigo lo spiega così: «L’organismo del bambino non ha mai avuto a che fare con i virus che causano le verruche e per difendersi deve dapprima fare la loro conoscenza.» Per costruire le difese immunitarie ci vogliono anni. Ma vi è anche un altro motivo che spiega come mai le verruche sono così frequenti nei bambini. Probabilmente è lo stretto contatto fisico tra i piccoli a favorire la propagazione dei virus. Innumerevoli virus Il più sovente i bambini sono colpiti dalle verruche causate dal Papilloma virus umano, di cui ne esistono più di 100 tipi. Tra i piccoli è ampiamente diffuso anche il mollusco contagioso del quale è responsabile un virus facente parte della famiglia dei virus del vaiolo. I molluschi danno origine a piccole papule del medesimo colore della pelle con al centro un …

Sonnencreme für Kinder

Creme solari per bambini

La pelle non dimentica mai le scottature solari. Per evitare quindi di bruciarsi, la pelle delicata di bebè e bambini va protetta con una crema solare. Ma di cosa devono tenere conto i genitori quando acquistano creme solari per bambini? Le creme solari per bambini dovrebbero essere prive di sostanze irritanti e filtri a effetto ormonale come omosalato, octinoxate, etilesil metossicinnamato e octocrylene. Si sospetta infatti che queste sostanze siano irritanti e possano influire negativamente sul sistema ormonale. Le creme solari dovrebbero inoltre essere esenti da profumi per non ostruire i pori. Anche gli oli minerali, i siliconi, gli emulsionanti PEG e PPG, i composti di alluminio e i conservanti problematici non sono adatti alle creme solari per bambini. La Fondazione aha! Centro Allergie Svizzera appone il proprio logo ai prodotti privi di sostanze allergeniche. Per i bebè e i bambini piccoli sono ideali i prodotti con filtro minerale. Questo filtro riflette i raggi solari e ha il vantaggio di proteggere dal sole e dal surriscaldamento subito dopo l’applicazione. Per i bambini dai tre anni …

Immunsystem bei Kindern stärken

Rinforzare il sistema immunitario

Se da piccolo il bambino si ammala spesso, i genitori si preoccupano. Nella maggior parte dei casi, però, inutilmente. Ecco alcuni consigli su come rafforzare il sistema immunitario del bambino. Il bambino viene al mondo con gli anticorpi ricevuti dalla madre attraverso la placenta durante la gestazione. Si tratta di sostanze proteiche che lo proteggono contro diversi agenti patogeni. Nei primi sei-nove mesi di vita, questa protezione però si riduce mano a mano che il bambino cresce e a ogni contatto con i germi l’organismo deve imparare a proteggersi da sé. Al successivo contatto con il medesimo agente patogeno, il corpo lo riconosce e lo combatte. È in questo modo che il bambino costruisce le sue difese immunitarie. «Più grande è il bambino, maggiori sono le probabilità che sia entrato in contatto con diversi germi patogeni e meno sovente si ammala», spiega Ulrich Heininger, vice primario dell’Ospedale pediatrico universitario di Basilea. Bambini sempre ammalati Se il bambino ha di continuo la tosse, il raffreddore o l’influenza gastrointestinale, sono soprattutto i genitori che lavorano a trovarsi …

Sanfte Heilmethoden

Medicina dolce

Quando ne va della salute del bambino, molti genitori valutano il ricorso alla medicina alternativa. La medicina alternativa è di tendenza. In caso di malattie o altri problemi, i genitori di neonati e bambini piccoli preferiscono privilegiare le cure il più possibile prive di effetti collaterali. Tra i rimedi preferiti figurano l’omeopatia e le terapie con i fiori di Bach o i sali di Schlüssler. Ma come funzionano questi metodi? Omeopatia L’omeopatia si basa sul principio di similitudine. Ciò significa che le malattie andrebbero curate con sostanze che in una persona sana provocano i medesimi sintomi osservati nella persona ammalata. Per farlo l’omeopatia ricorre a preparazioni altamente diluite e spesso contenenti solo tracce dei principi attivi. Per questa ragione molti scienziati dubitano dell’efficacia dei rimedi omeopatici. Heinz Wittwer lavora come omeopata a Kilchberg. Il suo dottorato in chimica e l’esperienza pluriennale in materia lo hanno convinto del fatto che l’omeopatia è in grado di sollecitare la capacità di autoguarigione dell’essere umano in quasi tutte le malattie. «A tutt’oggi non si sa quali siano i meccanismi …

Pollenallergie

Informazioni utili sull’allergia ai pollini

Circa il 20% della popolazione svizzera soffre di allergia ai pollini. L’allergia ai pollini (raffreddore da fieno) è fastidiosa e talvolta può causare asma allergica. Di solito comincia a manifestarsi in età scolare e solo raramente colpisce i bambini prima del terzo anno di vita. Ma qual è la causa? L’allergia al polline si sviluppa in due fasi. Nella fase di sensibilizzazione l’organismo entra in contatto per la prima volta con la proteina allergenica dei pollini (enzimi) senza tuttavia scatenare alcuna reazione. Il sistema immunitario registra gli enzimi come corpo estraneo e produce anticorpi per combatterla. Il contatto successivo con l’allergene provoca una reazione allergica con sintomi come prurito a occhi, naso, bocca, gola e orecchie, lacrimazione e raffreddore. Le misure illustrate di seguito possono ridurre i sintomi: Durante la stagione dei pollini, aerare i locali solo per breve tempo. Nei lunghi periodi di pioggia o se le finestre sono protette da reti antipolline, è possibile ventilare più a lungo. Eliminare quotidianamente la polvere con un’aspirapolvere provvista di sacco e filtro HEPA (vedere prodotto consigliato). …

Kind zu klein

Che fare se nostro figlio è troppo basso o troppo alto?

Quanto sarà alto un bambino lo determinano i geni. L’altezza di un bambino può quindi essere valutata solo sulla base dell’altezza dei genitori. Quando un bambino è molto più basso o più alto dei suoi coetanei, molti genitori si preoccupano. Ma queste preoccupazioni sono giustificate? In molti casi no. Spesso la bassa o alta statura è familiare. Questo significa che i figli di genitori bassi tendono a essere bassi e i figli di genitori alti tendono a essere alti. Quindi l’altezza è sempre relativa: se il padre e la madre sono molto alti e il bambino cresce nel 50o percentile*, è possibile che sia troppo basso. Viceversa, un bambino con un’altezza nello stesso percentile, ma con genitori molto bassi potrebbe essere troppo alto. Se la bassa statura del bambino rientra nel quadro familiare, non è necessario alcun chiarimento. Sviluppo ritardato o accelerato A volte un bambino è relativamente basso o alto perché il suo sviluppo fisico è ritardato o accelerato. Per capire se è così, un medico esperto può utilizzare una radiografia della mano sinistra, …

Hausstaubmilbenallergie

Quando la polvere fa ammalare

In Svizzera poco più del 6% dei bambini e degli adulti è allergico agli acari domestici. Nella seguente intervista Nadja Ramseier, esperta del Centro Allergie Svizzera aha!, illustra le cause e il trattamento di questa allergia. Quali sono le cause dell’allergia agli acari della polvere? A scatenare l’allergia è l’acaro domestico, un aracnide delle dimensioni di circa 0,3 millimetri invisibile all’occhio nudo. L’acaro vive e si riproduce nei luoghi dove anche noi esseri umani ci sentiamo a nostro agio, ossia nei locali caldi in cui viviamo. Il posto che preferisce è però il nostro letto. È presente in abbondanza nella polvere domestica, da cui prende appunto il nome. Le sostanze allergizzanti, chiamate allergeni, si trovano soprattutto negli escrementi e sul corpo dell’aracnide. Come viene diagnosticata questa allergia? Quando si sospetta un’allergia bisogna consultare un medico specialista in allergologia. Il medico effettua un’anamnesi completa sulla quale basa successivamente i test e formula una diagnosi. Solo così è possibile escludere altre allergie delle vie respiratorie come i pollini o gli animali. Quali sono i sintomi dell’allergia agli …

Prurito

La dermatite atopica è un tormento per i bambini piccoli. Il dottor Martin Glatz, specialista di dermatologia e allergologia a Uster, spiega di cosa si tratta e come si cura. Quanti bambini in Svizzera soffrono di dermatite atopica? Dal 10 al 20 percento. Come si riconosce? La caratteristica principale è la pelle secca. Se l’infiammazione è attiva, si trasforma in eczema. Le zone colpite si arrossano, essudano e prudono intensamente. Nei lattanti le eruzioni cutanee compaiono soprattutto su cuoio capelluto, guance, braccia, gambe e pure tronco. La parte coperta dal pannolino è invece generalmente risparmiata. Il prurito è localizzato soprattutto nella piega delle ginocchia, nell’incavo del gomito e sui polsi. A volte gli eczemi si presentano anche sul collo e sul viso. Perché è importante farsi visitare dal medico? Per intervenire prima possibile al fine di curare il prurito e gli eczemi ed evitare che la sofferenza si protragga a lungo. Esistono inoltre diverse altre malattie della pelle che si manifestano con sintomi simili alla dermatite atopica, ma che richiedono cure diverse. È il caso …

Perché i neonati e i bambini piccoli hanno bisogno di vitamina D

L’Ufficio federale della sanità pubblica consiglia la somministrazione di vitamina D dalla nascita. Perché questo è così importante ce lo spiega nella nostra intervista il Prof. Dr. med. Christian P. Braegger, direttore del Dipartimento di Gastroenterologia e Nutrizione dell’Ospedale pediatrico universitario di Zurigo. Quali funzioni dell’organismo sono influenzate dalla vitamina D? La vitamina D svolge un ruolo centrale nel metabolismo del calcio. Il nostro scheletro ha bisogno di questa vitamina per la costruzione e il mantenimento delle ossa. Una carenza di vitamina D può portare a una deformazione delle ossa chiamata rachitismo e può anche compromettere la crescita. Inoltre, la vitamina D influenza l’apporto di minerali ai denti. Se il corpo non dispone di una quantità sufficiente di vitamina D, la salute dei denti ne risente e il rischio di carie aumenta. Vi sono anche indicazioni che una carenza di vitamina D possa avere effetti negativi sul sistema immunitario. All’Ospedale pediatrico di Zurigo vede bambini che soffrono delle conseguenze di una carenza di vitamina D? Ormai capita raramente di vedere bambini che soffrono di convulsioni …

Cosa devono sapere i genitori sulla protezione solare

Nei primi anni di vita è compito dei genitori proteggere i figli dagli effetti negativi del sole. Nella seguente intervista la dottoressa Kristin Kernland Lang, dermatologa presso la Clinica pediatrica dell’Ospedale cantonale di Baden, spiega a cosa si deve prestare attenzione. Perché bisogna assolutamente evitare i colpi di sole sin da piccoli? Le scottature solari danneggiano gravemente la pelle e lasciano sempre tracce che la pelle non dimentica. La protezione della pelle da un’eccessiva esposizione ai raggi solari è il fattore più importante sul quale possiamo intervenire per prevenire il cancro della pelle nero. I colpi di sole non vanno mai sottovalutati. In certi casi i bambini reagiscono al troppo sole con la comparsa di vescicole sulla pelle e febbre. Bebè, bambini piccoli e bambini già grandicelli devono proteggersi in modo diverso dal sole? Indipendentemente dall’età, tutti i bambini devono evitare le ustioni solari limitando l’esposizione al sole e proteggendosi con vestiti e creme. Nel primo anno di vita i bebè non vanno mai esposti in pieno sole, mentre i bambini piccoli e quelli già …

Wenn Babys zahnen

Quando spuntano i dentini…

Per molti bambini la dentizione è dolorosa, per altri è un fenomeno che passa inosservato anche ai genitori. I denti cominciano a formarsi già durante la sesta settimana di gestazione. A partire dal quarto mese di gravidanza si calcificano smalto e dentina e alla nascita i 20 denti di latte del bebè si trovano già inseriti nell’osso mascellare sotto la gengiva. Attorno alla data prevista del parto si formano anche i primi denti permanenti. «Le dimensioni dei denti e l’età della dentizione dipendono in ampia misura da fattori ereditari. Nella maggior parte dei casi i denti spuntano contemporaneamente a coppie nelle semiarcate destra e sinistra», spiega la dentista Thalia Jacoby di Ginevra, vicepresidentessa dell’Associazione svizzera di odontoiatria pediatrica. Manifestazioni accompagnatorie La dentizione è dolorosa per certi bambini, che appaiono sovente irritabili, dormono male, piangono di più e lamentano una maggiore salivazione. Scarso appetito, gote arrossate e rigonfiamento delle gengive sono pure sintomi che ogni tanto accompagnano l’eruzione dentaria, come pure la diarrea e gli arrossamenti delle parti coperte dal pannolino. Spesso sale anche la febbre. …

Notizie utili sulla carie

I dentisti pediatrici svizzeri sono preoccupati: la carie nei bambini piccoli è in netto aumento. Le cause sono da ricercare nelle attuali abitudini alimentari e nelle piccole alterazioni dello smalto di cui non si conosce ancora l’origine. Alla nascita il cavo orale del neonato è ancora incontaminato. I batteri che provocano la carie si trasmettono da individuo a individuo e la composizione della flora batterica orale può essere determinata già nei primi tre anni di vita. Se il bambino fino a questa età è entrato sovente in contatto con batteri che producono acidi, si crea un disequilibrio tra batteri benefici e batteri dannosi che può predisporre alla carie. Per questa ragione il dentista pediatrico Rolf Ammann di Zurigo consiglia di non succhiare mai il ciuccio di un neonato né di utilizzare il medesimo cucchiaino per mangiare. «I genitori e i fratelli maggiori possono contribuire a proteggere il bebè con la loro buona igiene dentale», osserva Rolf Ammann. Sin dal primo dentino Una dentatura di latte sana è la migliore premessa per la salute dei denti …

Sicurezza al parco giochi

Sicurezza al parco giochi

Il gioco è fondamentale per lo sviluppo del bambino. Le oasi ricreative aiutano a crescere e stimolano la sicurezza di sé e l’autostima. Ma celano pure un rischio potenziale d’infortunio. I bambini tra 0 e 5 anni sono particolarmente esposti ai pericoli dei parchi giochi. Essi non possiedono ancora la consapevolezza dei rischi e non sono in grado di valutare il pericolo. I bambini piccoli non riescono a prestare attenzione e a concentrarsi a lungo su una situazione potenzialmente pericolosa e si lasciano distrarre facilmente. Nei parchi giochi la caduta costituisce l’infortunio più frequente e la parte più a rischio è rappresentata dalla testa. La maggior parte degli incidenti è legata soprattutto alle attrezzature ludiche come ad esempio scivoli, torri di arrampicata e dondoli a bilico. Se inoltre la pavimentazione non è idonea, le cadute possono causare ferite. Consapevolezza del pericolo Il bambino è in grado di guidare intenzionalmente la sua attenzione solo attorno ai cinque anni. A questa età però si lascia ancora distrarre rapidamente da ciò che lo circonda. A cinque anni il …

Emergenza o no?

Emergenza o no?

Sempre più genitori portano i loro figli al pronto soccorso. Una tendenza, questa, con molte conseguenze. In Svizzera tutti gli ospedali pediatrici registrano un aumento delle consultazioni al pronto soccorso. Oggi il servizio d’urgenza dell’Ospedale pediatrico della Svizzera orientale di San Gallo cura circa il doppio dei bambini rispetto a dieci anni fa. Sempre più spesso i genitori si rivolgono agli ospedali pediatrici anche alla sera o di notte. «Dalle 23 alle 3 il nostro pronto soccorso è affollato come di giorno», racconta il dottor Ivo Iglowstein, condirettore del pronto soccorso dell’Ospedale pediatrico di San Gallo. Secondo lui le ragioni sono molteplici: «Da una parte la nostra società è cambiata. Gran parte dei bambini cresce in famiglie ristrette e i genitori non hanno praticamente più ricorso alle conoscenze dei nonni quando il bambino è ammalato, ma trovano su Internet moltissime informazioni che spesso generano ancora più insicurezza. Dall’altra il mondo del lavoro è diventato talmente esigente che molti genitori non osano più assentarsi durante il giorno per recarsi dal medico. Vi sono inoltre genitori che …

Niente paura del dentista

Sono numerose le persone che non vanno volentieri dal dentista. Con qualche accorgimento i genitori possono evitare di trasmettere le loro paure al bambino. Le cure dentarie possono essere assai sgradevoli. Risparmiare i trattamenti odontoiatrici al bambino è possibile garantendo una buona igiene orale sin dalla comparsa del primo dente di latte. Una dentatura di latte sana è infatti la migliore premessa per la salute dei denti permanenti. Fino a sei anni è compito dei genitori assicurare l’igiene dentale del piccolo. Al bambino è sì consentito sperimentare sin da piccolissimo l’uso dello spazzolino stando seduto (per non farsi male), ma sta comunque ai genitori dare la spazzolata finale. Atteggiamento dei genitori Se i genitori parlano sempre bene del dentista, non v’è ragione di temere che il bambino possa aver paura di una consultazione di controllo. Le minacce quali «Se non pulisci bene i denti, ti verrà la carie e il dentista dovrà farti molto male per otturare i buchi» incutono timore. Prima del primo controllo, può essere utile permettere al piccolo di assistere a una …

A proprio agio con ogni tempo

L’aria fresca giova a grandi e piccini. Fare movimento all’aperto anche con il freddo, il vento e la pioggia rinforza il sistema immunitario del bambino. Il nostro corpoha bisogno della luce del giorno per produrre una quantità suffi ciente di vitamina D, importante per lo sviluppo delle ossa. La consulente materna Manuela Meyer-Mäder raccomanda di lasciar uscire il bambino tutti giorni per almeno un’ora o due. «I bambini che possono sfogarsi all’aperto con qualsiasi tempo sono più felici e più equilibrati. Inoltre, ogni stagione permette al piccolo di fare innumerevoli scoperte, che a loro volta favoriscono lo sviluppo». La prima passeggiata In linea di massima è possibile uscire con il bebè sin dalla nascita. Per i prematuri è indispensabile che il tono cardiaco e la saturazione di ossigeno si siano stabilizzati e che l’organismo sia in grado di mantenere costante in maniera autonoma la normale temperatura corporea. «Generalmente è così quando il piccolo ha raggiunto un peso di 1,8 kg», precisa Manuela Meyer-Mäder. Fondamentalmente anche il neonato può uscire con qualsiasi tempo, ma bisogna aver …

Attenzione agli oggetti piccoli!

Se infilati nel naso o nelle orecchie oppure inghiottiti, gli oggetti di piccole dimensioni possono diventare pericolosi per neonati e bambini piccoli. Ecco come devono agire i genitori in caso di emergenza. Introducendosi un piccolo oggetto nel naso, il bambino irrita o ferisce la mucosa nasale causando gonfiore. Il gonfiore trattiene a sua volta il corpo estraneo e ne impedisce l’espulsione. La dottoressa Verena Meier-Gallati, specialista in orecchie-naso-gola presso la Clinica Andreas di Cham, consiglia ai genitori: «Non tentate mai di togliere da soli gli oggetti inseriti nel naso. Potreste aggravare l’infiammazione e traumatizzare il piccolo.» È molto meglio invece tranquillizzare il bambino e mantenerlo in posizione eretta. «Facendolo sdraiare, il corpo estraneo potrebbe arrivare fin nei polmoni passando attraverso le cavità nasali e la faringe», spiega la specialista. Gli oggetti sferici con superficie liscia sono particolarmente pericolosi. Se il bambino introduce oggetti con queste caratteristiche è indispensabile portarlo immediatamente al pronto soccorso tenendolo con il busto eretto. Al pronto soccorso Portare al medico del pronto soccorso un oggetto identico al corpo estraneo (ad esempio …

Infortuni ai denti di latte

Anche se i denti di latte vengono sostituiti dalla dentatura permanente, gli infortuni nell’infanzia non sono privi di rischi. Il dottor Hubertus van Waes, specialista in questo campo, spiega ai genitori come comportarsi. Quali sono gli infortuni più frequenti nei bambini piccoli? E perché? Gli incidenti dentari capitano quando il piccolo giocando cade da solo o urtato da altri bambini. Il rischio è particolarmente elevato nella fase in cui il bambino impara a camminare. Cadendo può battere ad esempio la mascella su uno spigolo. Non sempre i genitori sono in grado di spiegarmi cosa sia successo esattamente. Sovente una caduta può fratturare la corona, spingere il dente nell’alveolo o staccarlo completamente. Finché la radice non ha raggiunto il completo sviluppo, quindi fino all’età di circa tre anni e mezzo, non sono rari i casi in cui il dente viene spostato dalla sua sede. C’è differenza se è un dente di latte o un dente permanente a subire il trauma? Se è coinvolto un dente permanente, le conseguenze vanno viste a lungo termine. Nel caso di …

Stürze auf den Kopf

Se picchia la testa…

Ruzzoloni e capitomboli fanno parte dello sviluppo di ogni bambino. Ecco tutto ciò che i genitori devono sapere. Cadendo, neonati e bambini piccoli si procurano sovente ferite al capo. In tenera età la testa è grande e pesante rispetto al resto del corpo e, oltre a ciò, il bambino non è ancora in grado di parare le cadute. Queste sembrano sovente terribili agli occhi dei genitori e suscitano in loro grande preoccupazione. Il dottor Georg Staubli, primario del pronto soccorso dell’Ospedale pediatrico di Zurigo, rassicura: «Cadendo dalla posizione eretta, è raro che il bambino si ferisca seriamente.» È molto più pericoloso invece se un bebè o un bambino piccolo precipita da un’altezza superiore alla sua statura. «Più il bimbo è piccolo, più grande è il rischio di farsi male», precisa Georg Staubli, che al pronto soccorso non cessa di prestare aiuto a neonati caduti dal fasciatoio o dalle scale. I rischi aumentano anche quando il bambino comincia ad arrampicarsi. Prime cure Se dopo una caduta il bambino piange ma si tranquillizza in breve tempo e …

Sicurezza al parco giochi

Sicurezza al parco giochi

Il gioco è fondamentale per lo sviluppo del bambino. Le oasi ricreative aiutano a crescere e stimolano la sicurezza di sé e l’autostima. Ma celano pure un rischio potenziale d’infortunio. I bambini tra 0 e 5 anni sono particolarmente esposti ai pericoli dei parchi giochi. Essi non possiedono ancora la consapevolezza dei rischi e non sono in grado di valutare il pericolo. «I bambini piccoli non riescono a prestare attenzione e a concentrarsi a lungo su una situazione potenzialmente pericolosa e si lasciano distrarre facilmente», spiega Christian Scherer, capo del servizio Educazione dell’Ufficio prevenzione infortuni upi. Nei parchi giochi la caduta costituisce l’infortunio più frequente e la parte più a rischio è rappresentata dalla testa. La maggior parte degli incidenti è legata soprattutto alle attrezzature ludiche come ad esempio scivoli, torri di arrampicata e dondoli a bilico. Se inoltre la pavimentazione non è idonea, le cadute possono causare ferite. Consapevolezza del pericolo Il bambino è in grado di guidare intenzionalmente la sua attenzione solo attorno ai cinque anni. A questa età però si lascia ancora …

Trattamento di bruciature e ustioni

Intervista con il dottor Clemens Schiestl, direttore del Centro per bambini ustionati delle Cliniche pediatriche universitarie di Zurigo Perché le ustioni possono avere conseguenze gravi nei bambini piccoli? Più il bambino è piccolo, più sottile è la sua pelle e quindi più profonda la lesione procuratasi ad esempio versandosi addosso dell’acqua bollente. Bruciandosi con dell’acqua a 70 gradi, la ferita in un adulto può guarire senza lasciare tracce, mentre in un bambino di un anno basta un contatto di soli uno o due millesimi di secondo per produrre una cicatrice. Cosa consiglia ai genitori in caso di ustioni lievi? È importante raffreddare il più presto possibile la zona colpita per evitare che il calore penetri in profondità nei tessuti. Bastano 10-15 minuti sotto l’acqua a 20° C. L’acqua non dovrebbe essere più fredda di così per evitare di abbassare eccessivamente la temperatura corporea del bambino. La bruciatura va raffreddata immediatamente, quindi se si è soli occorre dapprima trattare la parte e poi chiamare i soccorsi. Sulle ustioni non è opportuno applicare creme, dentifrici, farina od …

Attenzione, scotta!

Uno studio svedese ha evidenziato che i pazienti più frequentemente curati in ospedale per ustioni sono bambini tra 0 e 4 anni e anziani con più di 85 anni. I bambini piccoli non sono in grado di valutare i pericoli che acqua o grasso bollente, piastre accese o fuochi aperti comportano. La ragione per cui i bebè e i bambini piccoli si bruciano con particolare frequenza è legata al loro sviluppo. Quando un neonato impara a muoversi, entra in contatto con gli oggetti che lo circondano. Il piccolo si aggrappa e si appoggia ovunque e se ad esempio tocca lo sportello bollente di una stufa a legna, non è capace di ritrarre velocemente la mano. Christian Scherer, capo del servizio Educazione dell’Ufficio prevenzione infortuni upi, riferisce che la maggior parte degli incidenti con ustioni che coinvolgono bambini piccoli avviene in cucina e in bagno. Pericoli principali Nei bambini la causa più frequente di bruciatura è il contatto della pelle con l’acqua bollente penetrata attraverso i vestiti. Il calore elevato si spinge in profondità danneggiando i …

Come agiscono le vaccinazioni

Le vaccinazioni sono una delle misure di protezione più efficaci a disposizione della medicina. Intervistato da «bimbi&bebè», l’esperto in materia Ulrich Heininger, membro della Commissione federale per le vaccinazioni (CFV) e primario dell’Ospedale pediatrico universitario di Basilea, illustra il meccanismo di azione dei vaccini. Signor Heininger, come agiscono i vaccini? I vaccini simulano l’infezione naturale senza tuttavia causare le possibili complicazioni che la malattia comporta. La grossa differenza tra farsi vaccinare e «fare la malattia» sta nel fatto che con il vaccino viene inoculato l’agente patogeno o parte di esso reso inoffensivo. Nel caso in cui l’organismo venisse a contatto con il virus vero della malattia, il sistema immunitario lo riconoscerebbe immediatamente e riuscirebbe a combatterlo con successo. L’Ufficio federale della sanità pubblica consiglia di vaccinare i neonati già a due mesi. Perché così presto? Trasmettendo al feto gli anticorpi tramite la placenta e il cordone ombelicale, la mamma contribuisce a sviluppare il sistema immunitario del bambino già durante la gravidanza. Alla nascita il neonato possiede la massima protezione immunitaria, ma questa diminuisce nei primi …

Cura del bebè: dalla testa ai piedi

Giocando o parlando al bebè mentre si svolgono le operazioni d’igiene, questo rituale quotidiano diventa per il piccolo un momento particolarmente piacevole. Pelle Molti neonati hanno la pelle piuttosto secca, ma non è strano se si pensa che hanno trascorso nove mesi nel liquido amniotico. Talvolta la pelle si squama e si formano piccole screpolature. Per curarle non si può far altro che massaggiare bene la cute con un olio vegetale o una lozione idratante per neonati. La consulente materna Barbara Hertli di Friborgo consiglia inoltre: «È buona abitudine controllare le pieghe della pelle. In queste zone lo sfregamento, l’umidità e i batteri possono causare in breve tempo ferite dolorose.» Ne sono particolarmente colpite le pieghe del collo, le ascelle e la zona dietro le orecchie. Le pieghe della pelle devono essere regolarmente lavate, asciugate a fondo e unte con olio. Per l’igiene quotidiana del viso, delle mani e dei piedi, nonché dei genitali è sufficiente utilizzare acqua calda e un panno morbido. Igiene intima I genitali femminili vanno sempre lavati procedendo dal davanti al …

Consigli essenziali per l’allattamento

L’allattamento al seno presenta molti vantaggi, ma non sempre funziona al primo colpo. I consigli qui riportati possono aiutare aiutano mamma e bambino a vivere positivamente questa esperienza. Nella nostra cultura allattare il proprio bambino al seno non è ormai più una questione d’istinto. Sia la mamma che il neonato devono apprendere la tecnica e non è raro quindi incontrare qualche ostacolo iniziale. Brigitte Benkert, consulente per l’allattamento IBCLC presso l’Ospedale cantonale di Baden, ritiene importante che le neomamme non si ostinino ad allattare a tutti i costi e che si lascino aiutare da un’esperta ai primi tentativi. «In particolare dopo un parto difficile mamma e bebè hanno bisogno di riprendersi. Lo stress influisce infatti negativamente sulla lattazione», spiega Brigitte Benkert. «Personalmente consiglio alle coppie in attesa del primo figlio di non precipitarsi a spedire gli annunci di nascita e di accettare le visite in ospedale soltanto quando si sentono pronti.» Durante il puerperio la mamma e il bambino devono innanzi tutto stabilire una relazione. Una volta a casa, la mamma non deve pretendere di …

Perchè gli strilli logorano?

Il pianto è l’unico mezzo di comunicazione verbale di cui dispone il lattante. Se il bebè piange, non significa per forza che ha bisogno di qualcosa. Gli strilli del neonato possono portare i genitori a limiti di sopportazione fisica e psichica che ancora non conoscevano. La consulente materna Manuela Meyer-Mäder sostiene: «Quasi sempre i grandi associano il pianto a un dolore fisico. Volendo solo il meglio per il loro piccolo, i genitori attribuiscono sovente la ragione degli strilli a un problema di salute. Raramente però è così.» Per i genitori è molto difficile imparare ad affrontare il pianto del loro bambino, a sopportarlo e ad accettare che un bebè possa piangere senza ragione apparente. Nei primi due o tre mesi di vita il neonato ha molto da imparare, compie enormi progressi ed è esposto a numerosi stimoli che lo portano a sfogarsi in pianti soprattutto nelle ore serali. Piangere fino a due ore e mezzo al giorno è considerato del tutto normale. Non riuscendo a confortare il piccolo, i genitori provano insicurezza e si sentono …