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Beikosteinführung

5 domande sullo svezzamento

Il passaggio dal latte alla pappa è una fase importante dello sviluppo che ogni bambino compie secondo il proprio ritmo. Lo svezzamento richiede pazienza e comprensione da parte dei genitori. Ecco cinque domande e risposte importanti sullo svezzamento. 1. Che ruolo ha il latte materno/latte per lattanti durante lo svezzamento? Nei primi mesi di vita il bebè riceve tutte le sostanze nutritive necessarie (eccetto le vitamine D e K) attraverso il latte materno o il latte per lattanti. Questa fase è fondamentale per la salute e lo sviluppo del bambino. Durante lo svezzamento la quantità di latte materno o artificiale viene ridotta mano a mano. 2. Quando bisognerebbe iniziare a svezzare il bebè? L’organizzazione Pediatria Svizzera e la Società Svizzera di Nutrizione raccomandano d’iniziare lo svezzamento tra il quinto e il settimo mese di vita. Svezzare significa nutrire il bebè con altri alimenti oltre al latte materno o al latte per lattanti. I primi segnali che indicano che il bambino è pronto per essere svezzato sono la capacità di stare seduto e reggere la testa …

Ernährung für Babys

Alimentazione per bebè

L’alimentazione nell’infanzia è ben più di un semplice apporto di energia e sostanze nutritive. Essa influisce infatti sulla salute fino all’età adulta. Ecco perché è importante preparare bene il terreno sin dalla nascita. Preferenze, abitudini e atteggiamento verso il cibo si sviluppano nei primi anni di vita. Chi già da piccolo ha l’opportunità di scoprire una grande varietà di sapori diversi, in età adulta sarà meno schizzinoso. Una dieta variata ed equilibrata fornisce al bebè quasi tutti i nutrienti di cui necessita e in quantità sufficiente. Fanno eccezione solo le vitamine K e D. La somministrazione di vitamina K ai neonati e di vitamina D ai lattanti è consigliata nel primo anno di vita. Vantaggi dell’allattamento al seno L’allattamento materno si riflette positivamente sul neonato. La composizione di sostanze nutritive del latte materno è ideale per il bambino e riduce il rischio di diarrea, otite media e più avanti sovrappeso. Inoltre si adatta mano a mano ai bisogni del piccolo. Anche la mamma però ne trae vantaggio in quanto l’allattamento al seno favorisce l’involuzione dell’utero …

Allattare con facilità

Oggi in Svizzera gran parte delle mamme allatta il proprio bambino. L’inizio però non è sempre facile. Il latte materno è il nutrimento ideale per i neonati. Oggigiorno il 95% delle mamme allatta al seno durante il puerperio. Le difficoltà riscontrate nell’allattamento e anche la fine del congedo maternità inducono però ben presto molte a donne ad allattare solo parzialmente o a smettere del tutto. Sibylle Lüpold, consulente per l’allattamento IBCLC con una lunga esperienza alle spalle, sa bene che l’allattamento non è una bella esperienza per tutte le mamme. «Per molte allattare al seno è un grosso impegno, almeno all’inizio. Se i problemi non si risolvono, spesso ci si fa dei sensi di colpa», afferma l’esperta. Sibylle Lüpold ritiene che le mamme che desiderano superare le difficoltà nell’allattamento abbiano diritto a un aiuto competente e che le mamme che invece non ce la fanno vengano accompagnate con rispetto nello svezzamento e nell’elaborazione dei loro sentimenti. Secondo l’esperta nessuna mamma deve sentirsi in colpa se non vuole o non riesce ad allattare il proprio bambino. …

Imparare a mangiare la pappa con gusto

A partire dal quinto mese il bebè può cominciare a essere svezzato con le prime pappe. I consigli seguenti facilitano il passaggio dal latte a un’alimentazione variata. Prima del quinto mese sarebbe preferibile non dare nessuna pappa al neonato in quanto i suoi sistemi digerente, immunitario e metabolico non sono ancora sufficientemente maturi per elaborare cibi «sconosciuti». Tra il quinto e il sesto mese, al più tardi entro il settimo, bisognerebbe cominciare con le pappe. Crescendo il bambino ha bisogno di sempre più calorie e sostanze nutritive che a lungo andare il latte da solo non può fornire. Chi prima, chi dopo In genere il bebè segnala chiaramente quando è pronto per la prima pappa: dopo aver poppato il latte materno o svuotato il biberon non si mostra soddisfatto e guarda con curiosità ogni boccone che la mamma si porta alla bocca. Così facendo spalanca la boccuccia nella speranza di ricevere una forchettata di cibo. Malgrado ciò non tutti i bambini imparano subito a mangiare con il cucchiaino, che è tutt’altra cosa che succhiare il …

Heikle Esser, wenn Kind nicht essen will, Kind mag kein Gemüse, Streit beim Essen, Kind verweigert Essen

Bambini schizzinosi

I bambini difficili a tavola possono demoralizzare i genitori. Dai dodici ai diciotto mesi la maggior parte dei bambini mostra una grande apertura verso i gusti nuovi. A partire dal secondo compleanno però molti diventano schizzinosi e si rifiutano di mangiare i cibi che non conoscono. Tale rifiuto, detto anche , aveva un senso durante l’evoluzione umana. Stéphanie Bieler della Società svizzera di nutrizione SSN spiega: «La neofobia ha protetto i nostri antenati impedendo loro di consumare piante velenose.» Il rifiuto alimentare fa parte dello sviluppo del bambino e scompare di solito quando il piccolo comincia a frequentare la scuola dell’infanzia. Qui, influenzato dai suoi coetanei, torna in genere ad allargare nuovamente lo spettro di alimenti di suo gradimento. Sempre più bambini schizzinosi La psichiatra e psicoterapeuta Monika Strauss, che gestisce il servizio per i bambini con disturbi alimentari dell’Ospedale pediatrico universitario di Zurigo, nota che oggigiorno sono sempre più numerosi i bambini che si limitano a una selezione ristretta di alimenti: «Il motivo sta nel fatto che oggi i bambini non stanno più a …

Merende sane

Quando si tratta di merende, le tentazioni sono tante. Ma non tutto ciò che piace ai piccoli è salutare. Per mantenere la carica, influenzata principalmente dal tasso glicemico nel sangue, gran parte dei bambini ha bisogno di fare uno spuntino tra un pasto e l’altro. Se la glicemia si abbassa, subentrano stanchezza e difficoltà di concentrazione. Soprattutto per i bambini che si muovono molto, è bene integrare i tre pasti principali con uno spuntino di metà mattina e una merenda pomeridiana. Attenzione agli spuntini frequenti Anche il medico dentista Rolf Ammann consiglia di limitare gli spuntini a due al giorno, mattino e pomeriggio: «Oggigiorno sono tanti i bambini in età prescolare che mangiucchiano a tutte le ore del pomeriggio. Consumare cibo senza sosta incrementa sensibilmente il rischio di carie, perché se il bambino mangia tutto il giorno, la saliva non riesce a remineralizzare i denti.» I bambini che consumano spuntini zuccherati al mattino e al pomeriggio dovrebbero assolutamente lavarsi i denti dopo ogni pasto principale con un dentifricio fluorato evitando di risciacquare la bocca. «In …

Agili e snelli

Il sovrappeso riguarda molte famiglie. Marianne Botta spiega ai genitori come ritrovare il peso ideale e porre nel contempo le basi per una sana alimentazione dei figli nei primi anni di vita. Dopo mesi dal parto due neomamme su tre si lamentano di non aver ancora smaltito i chili di troppo. Perché molte faticano a dimagrire? Molte mamme si ripromettono di riacquistare la linea di sempre in poche settimane dopo la nascita del bebè. Per tornare in forma ai tessuti occorrono però dai nove ai dodici mesi. Poiché una parte del peso accumulato funge da riserva per l’allattamento, la neomamma dovrebbe valutare il proprio peso corporeo solo dopo aver smesso di allattare e quando il bambino ha compiuto un anno. L’ideale dopo il parto sarebbe mangiare ragionevolmente e in quantità non eccessive per permettere all’organismo di attingere alle riserve accumulate per l’allattamento. Anche la mancanza di sonno e lo stress, di cui soffre gran parte delle puerpere, contribuiscono a metter su chili. Come mai? Se di notte non si dorme bene o non abbastanza, il …

Il nostro tesoro mangia abbastanza?

Molti genitori se lo chiedono. Tuttavia il più delle volte questa preoccupazione è infondata. Chiedere regolarmente consiglio a una consulente materna o al pediatra è utile per chiarire eventuali dubbi. «Nei primi otto-dodici mesi può essere di aiuto pesare il bebè ogni due o quattro settimane, anche se in genere una volta al mese basterebbe», spiega la consulente materna Manuela Meyer-Mäder. Il latte è sufficiente? Molte mamme che allattano al seno si chiedono se il latte materno è sufficiente e se il bambino succhia abbastanza. «Pesare frequentemente il bambino può generare insicurezza», esorta Manuela Meyer-Mäder. Oltre all’aumento di peso, vi sono altri indizi che dimostrano che il piccolo cresce bene: fa regolarmente pipì, è felice, prende il latte da cinque a otto volte al giorno e ha una bella ciccetta. «È importante che i genitori si fidino del proprio istinto», aggiunge l’esperta. La crescita L’aumento di peso ideale è proporzionale alla crescita del corpo e della circonferenza cranica. Si parla in questo caso di crescita lungo la linea percentile. Se ad esempio un bambino che …

Il nostro tesoro beve abbastanza?

Questo interrogativo preoccupa molti genitori nei primi anni di vita del bambino. Nella seguente intervista il professor Kurt Baerlocher, specialista in alimentazione infantile, offre consigli in merito. Quanto dovrebbe bere un neonato nei primi mesi di vita? Durante i primi quattro-sei mesi il latte copre anche il fabbisogno di acqua. Il latte materno e gli alimenti per lattanti contengono circa l’87% di acqua. Il fabbisogno di acqua è stimato a 130 ml per ogni chilo di peso corporeo, equivalenti a 150 ml/kg di latte (fascia da 130 a 180 ml). La dose di latte non dovrebbe superare un litro al giorno. Consiglio ai genitori di osservare attentamente le consuetudini del bambino attinenti al bere e di non cercare di alimentare il piccolo secondo uno schema rigido. Se le quantità assunte dal neonato possono variare da un pasto all’altro, la dose quotidiana complessiva rimane generalmente la stessa. Quando bisognerebbe dare al bebè acqua o tisane non zuccherate? Se il neonato è allattato al seno, nei primi sei mesi non ha bisogno di bere né acqua né …

Bimbi in linea perfetta

In Svizzera un bambino su cinque tra i sei e i dodici anni è in sovrappeso. Soffrendo di eccesso di peso già da piccoli, il rischio di dover lottare con la bilancia anche in età adulta è maggiore. Ecco qualche suggerimento utile per insegnare ai genitori come mettersi sin dall’inizio sulla retta via. Il sovrappeso può causare problemi di salute gravi, nonché disturbi psichici e sociali. Oggigiorno sono sempre più numerosi i bambini che soffrono di malattie come diabete di tipo 2, ipertensione, alterazioni del metabolismo dei grassi e affezioni articolari. I bambini in sovrappeso presentano una mobilità minore e sono limitati nella coordinazione, nella resistenza e nell’efficienza fisica. Sin dall’inizio sulla retta via È possibile prevenire il sovrappeso già in gravidanza. Sophie Frei, nutrizionista e responsabile dei programmi presso Suisse Balance, spiega: «L’imprinting sulle abitudini alimentari avviene già nell’utero materno. Più l’alimentazione della futura mamma è variata, più ricco sarà il bagaglio di gusti alimentari del bambino alla nascita e più il piccolo si mostrerà aperto a una vasta tavolozza di cibi.» Anche le …

Cucinare con i figli

Intervista con Marianne Botta Diener, nutrizionista e autrice di libri, coinvolge i suoi figli in cucina sin da piccoli. In questa intervista spiega perché. Lei è mamma di otto bambini. Perché incoraggia i suoi figli a darle una mano nella preparazione dei cibi? Per molte ragioni. Cucinare insieme piace ai bambini e rafforza il rapporto con i genitori. Se i genitori si mettono da soli ai fornelli, concentrano la loro attenzione su pentole o frigorifero, mentre se coinvolgono il loro bambino, si dedicano nel contempo anche a lui. I bambini si entusiasmano nel vedere come nascono le cose. Sin da piccolissimi sono felici di contribuire agli importanti doveri quotidiani. Dare una mano ai grandi giova pure alla loro autostima. Cucinare con i bambini richiede però molto più tempo. Sì, è vero. Ci vuole una buona dose di pazienza e più tempo del solito. Tuttavia sono convinta che valga la pena fare questo investimento. Se sin dalla tenera età gli si consente di dare una mano ai fornelli, più avanti il bambino sarà in grado di …