La pelle non dimentica mai le scottature solari. Per evitare quindi di bruciarsi, la pelle delicata di bebè e bambini va protetta con una crema solare. Ma di cosa devono tenere conto i genitori quando acquistano creme solari per bambini?

Le creme solari per bambini dovrebbero essere prive di sostanze irritanti e filtri a effetto ormonale come omosalato, octinoxate, etilesil metossicinnamato e octocrylene. Si sospetta infatti che queste sostanze siano irritanti e possano influire negativamente sul sistema ormonale. Le creme solari dovrebbero inoltre essere esenti da profumi per non ostruire i pori. Anche gli oli minerali, i siliconi, gli emulsionanti PEG e PPG, i composti di alluminio e i conservanti problematici non sono adatti alle creme solari per bambini. La Fondazione aha! Centro Allergie Svizzera appone il proprio logo ai prodotti privi di sostanze allergeniche.
Per i bebè e i bambini piccoli sono ideali i prodotti con filtro minerale. Questo filtro riflette i raggi solari e ha il vantaggio di proteggere dal sole e dal surriscaldamento subito dopo l’applicazione. Per i bambini dai tre anni i prodotti in gel solo un’ottima scelta in quanto penetrano rapidamente.

Fattore di protezione solare

Le creme solari per bambini dovrebbero sempre proteggere dai raggi UVA e UVB. È ideale il fattore di protezione 50 e 50+. Nel primo anno di vita i bebè non vanno comunque esposti alla luce diretta del sole in quanto la loro pelle è ancora molto sottile e permeabile e quindi sensibile alle radiazioni indirette (sabbia, acqua, neve).
Dal secondo compleanno lo strato corneo superiore s’ispessisce e la pelle è in grado di abbronzarsi. Ciononostante i bambini piccoli non vanno lasciati sotto il sole cocente per tutto il giorno e devono essere sempre ben protetti con una crema solare.

Applicazione generosa

Le creme solari per bambini sono resistenti all’acqua. Attenzione però, perché ciò non significa che basta una sola applicazione per proteggere dal sole un intero pomeriggio. Immergendosi nell’acqua e strofinandosi con il telo da spiaggia per asciugarsi anche la protezione delle creme resistenti all’acqua diminuisce. Per questo motivo il prodotto solare va riapplicato. Bisogna però ricordare che così facendo non si prolunga il tempo di esposizione al sole, ma semplicemente si mantiene la protezione iniziale.
Spesso i genitori sottovalutano la quantità di crema necessaria per proteggere la pelle dal sole. Per un bambino di circa cinque anni ce ne vuole una dose pari a una pallina da golf. Un tubo di crema non basta quindi per tutta la stagione balneare.
Certi filtri chimici UV come l’octinoxate o l’ossibenzone possono non solo provocare allergie, ma anche essere nocivi per le creature marine, in particolare per i coralli. I genitori attenti alla protezione delle acque devono pertanto optare per i prodotti recanti il marchio EcoSun Pass. Essi sono nettamente meno inquinanti rispetto alle creme solari convenzionali.
Per garantire l’efficacia promessa di una crema o di un gel solare bisognerebbe anche controllare la data di scadenza del prodotto.

Susanna Steimer Miller

Autrice: Susanna Steimer Miller è giornalista ed è specializzata in argomenti relativi alla gravidanza e alla nascita, nonché alla salute, all’alimentazione, allo sviluppo e all’educazione dei bambini nei primi cinque anni di vita.