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Come preparare il bambino all’arrivo di un bebè

L’arrivo di un nuovo membro della famiglia è un momento emozionante per genitori e figli. La psicologa Stefanie Rietzler spiega a cosa devono prestare attenzione i genitori affinché l’arrivo di un altro bebè sia una gioia per tutti. Quando bisognerebbe dire al bambino che è in arrivo un fratellino o una sorellina? Dal punto di vista professionale non ci sono raccomandazioni. Gran parte dei genitori capisce istintivamente quando è il momento giusto. Bisogna però ricordare che i bambini piccoli riescono difficilmente a tenere la notizia per sé. In genere mamma e papà decidono d’informare il bambino dopo la prima ecografia, quando il cuore batte già e va tutto bene. Se la mamma soffre di sintomi di gravidanza evidenti, i genitori sono costretti a giustificarsi. In questo caso è possibile spiegare al piccolo che il corpo della mamma al momento ha bisogno di tanta energia perché sta crescendo un bambino e deve quindi riposarsi di più. È fondamentale evitare di dare l’impressione al bambino che il fratellino o la sorellina in arrivo faccia stare male la …

Perzentilen

I percentili in parole semplici

Per l’altezza, il peso, la circonferenza cranica, l’indice di massa corporea (IMC) e il tasso di crescita esiste una cosiddetta «curva percentile». Ecco di seguito le principali domande sui percentili e le relative risposte. Che cos’è un percentile? Durante le visite di controllo preventive, il pediatra misura e pesa il bambino, segnando i valori sulle varie curve percentili. Questi valori indicano quanto è alto o pesante un bambino rispetto ai bambini sani della sua stessa età. Ad esempio, se un bambino ha una statura corrispondente al 25° percentile, significa che 25 bambini sani su 100 della stessa età sono alti come lui o più bassi, mentre il restante 75% dei bambini, sempre della stessa età, sono più alti di lui. Perché è importante conoscere il percentile dell’altezza e del peso di un bambino? Il pediatra utilizza le curve percentili come strumento per monitorare lo sviluppo di un bambino. La crescita è un indicatore importante per capire se un bambino sta crescendo in modo sano. L’altezza è un fattore soprattutto genetico e dipende dalla statura dei …

Coliche del neonato: cause e trattamento

Se il bebè soffre di coliche gassose e piange molto, i genitori vengono messi a dura prova. I sintomi delle coliche gassose si manifestano nelle prime ore serali durante i primi tre mesi di vita. A volte possono durare anche di più. A prescindere dal pianto eccessivo, il bambino si sviluppa bene. Spesso però non riuscendo a tranquillizzarlo, i genitori si sentono impotenti. In alcuni casi mamma e papà si preoccupano, perché temono che il pianto possa celare una malattia grave. Cause A tutt’oggi le cause delle coliche del neonato non sono chiare: Raoul Furlano, primario del reparto di gastroenterologia e nutrizione dell’Ospedale pediatrico universitario di Basilea, spiega: «Alcuni scienziati credono che il pianto non sia provocato dal mal di pancia, ma dalla difficoltà del neonato a elaborare i molti stimoli dell’ambiente circostante.» Spesso i bambini colpiti fanno pure fatica a trovare il ritmo sonno-veglia. Altri studi evidenziano invece una correlazione tra il pianto e lo stato mentale della madre durante la gravidanza o la sua situazione socioeconomica. Se la gestante soffre di depressione o …

Massaggio infantile: a cosa serve e perché praticarlo

Il massaggio infantile favorisce numerosi benefici per il bambino e i suoi genitori. Paola Stein, responsabile dei corsi di formazione per insegnanti dell’Associazione Svizzera Massaggio Infantile, spiega in un’intervista perché partecipare a un corso. A partire da quale età consigliate il massaggio infantile? Il programma IAIM si basa sulla lettura dei segnali del bambino, i genitori partecipano quindi al corso dopo la sua nascita. Il programma IAIM propone il massaggio ai bambini di età tra 0 e 12 mesi con la possibilità di adattarlo a un bambino che cresce. Tale pratica deve essere regolata in base alle fasi dello sviluppo, la ricettività del bambino al massaggio dipende infatti dalle caratteristiche del suo sviluppo e si adatta in relazione alla crescita. Perché il contatto fisico è così importante per lo sviluppo del bambino? Il senso del tatto è il primo che si sviluppa nella vita embrionale alla sesta settimana di gestazione, influenzando il sistema nervoso del bambino. Ogni carezza è fatta di contatto ma anche di tempo, di tempestività, di ascolto. Rappresenta la prima forma di …

So schläft das Kind ein

Come aiutare il bambino ad addormentarsi

Una giornata con il bebè o il bambino piccolo può essere assai faticosa e molti genitori desiderano che si addormenti rapidamente. Katja Stäheli, consulente in psicologia dello sviluppo di Zurigo, fornisce consigli per aiutare il bambino ad addormentarsi. Cosa devono sapere i genitori in merito al sonno del bambino? Il neonato deve dapprima trovare il proprio ritmo sonno-veglia e imparare nei primi mesi a dormire profondamente per diverse ore. Inizialmente dorme per circa due o tre ore di filato. Poi con il tempo adegua piano piano il ciclo del sonno in base alla luce e al buio nonché alle condizioni sociali. Verso i sei mesi molti bambini riescono a dormire fino a sei ore senza svegliarsi. È bene sapere che il bisogno di sonno varia da bambino a bambino. Come fanno i genitori a capire quando è il momento ideale per mettere a letto il bambino? Sin dalla nascita il piccolo segnala ai genitori quando è stanco. Mamma e papà devono però imparare a comprendere e riconoscere i segnali del bambino. Vi sono bambini che …

Insektenstiche

Punture d’insetti nei bambini

Le punture di api, zanzare, vespe e altri insetti sono fastidiose, ma di solito guariscono senza problemi. Se un bebè o un bambino piccolo viene punto da un insetto, in particolare un’ape o una vespa, spesso i genitori si spaventano. Arthur Helbling, allergologo FMH a Berna, esorta a mantenere sempre la calma. Bisogna evitare di dimenarsi, perché intorno potrebbero esserci altri di questi insetti. «La cosa giusta da fare è prendere in braccio il piccolo e consolarlo», consiglia lo specialista. Il bambino dovrebbe stare il più fermo possibile in quanto il movimento può accelerare l’assorbimento del veleno. Caso particolare Essendo provvisto di uncini rivolti all’indietro, il pungiglione delle api rimane di solito conficcato nella pelle. «Se non si ha sottomano una pinzetta, basta grattarlo via con l’unghia o un fazzoletto», insegna il dottor Helbling. Non è vero che così facendo si svuota completamente la vescichetta del veleno attaccata al pungiglione. Il contenuto di veleno si svuota comunque in pochi secondi dopo la puntura. Silvana Wenzinger, farmacista della farmacia specializzata in pediatria TopPharm di Küttigen, consiglia …

Impfplan

È arrivato il nuovo calendario vaccinale

Dall’inizio del 2024 in Svizzera sono raccomandate nuove vaccinazioni complementari contro i rotavirus e il meningococco B. La dottoressa Anita Niederer spiega perché ha senso vaccinarsi contro i meningococchi. Cosa sono i meningococchi? I meningococchi sono batteri che possono colonizzare le vie respiratorie superiori. Fino al 15% della popolazione è portatore di questi batteri senza avere sintomi. I portatori però possono trasmettere i batteri ad altre persone. Esistono complessivamente dodici gruppi diversi di meningococchi. Cinque di questi possono farci ammalare gravemente. Grazie al vaccino i genitori possono proteggere i loro figli dai cinque gruppi pericolosi. Come si trasmettono i meningococchi? Il contagio avviene tramite le goccioline quando le persone sono a stretto contatto. La malattia ha una frequenza stagionale? Sì, le infezioni da meningococco sono un po’ più frequenti nei mesi invernali. Quali sono i sintomi dell’infezione da meningococco? Le persone infette hanno la febbre e lo stato generale non è buono. Sono frequenti anche mal di testa e rigidità del collo, che possono indicare un’infezione delle meningi. Può capitare anche che vi siamo piccole …

Frühgeburt

Elaborare una nascita prematura

In Svizzera 7 neonati su 100 vengono al mondo pretermine, cioè prima della 37a settimana di gravidanza. In questa intervista la psicologa Sabine Ihle spiega perché il parto prematuro è un’esperienza gravosa per i genitori e come elaborarlo. Perché il parto prematuro è un’esperienza difficile per i genitori? Non è solo il bambino a nascere prematuro, ma l’intera famiglia. Anche se un parto prematuro non è sempre inaspettato, spesso getta i genitori in una crisi emotiva e aggiunge ulteriore stress al già difficile passaggio alla genitorialità. Molti genitori affermano di sentirsi in colpa, di avere la forte sensazione di perdere il controllo, di patire per la separazione dal bambino e di temere di non riuscire a instaurare la relazione con il piccolo ricoverato in terapia intensiva. Il parto prematuro porta spesso i genitori a soffrire di depressione e ansia persistente e può destabilizzare la famiglia per diversi anni. I neonati prematuri e i loro genitori hanno bisogno di un supporto speciale per poter costruire un legame sicuro. Cosa è particolarmente opprimente per i genitori di …

bimbi&bebè appare ora online

Dal 2024 la guida per genitori bimbi&bebè sarà pubblicata esclusivamente in formato digitale. Potete scoprire quali nuovi articoli saranno pubblicati su www.bimbi-e-bebe.ch in una newsletter mensile. Se non volete perdervi nulla, iscrivetevi oggi stesso alla newsletter gratuita bimbi&bebè. Cliccare qui per iscriversi. Susanna Steimer MillerAutrice: Susanna Steimer Miller è giornalista ed è specializzata in argomenti relativi alla gravidanza e alla nascita, nonché alla salute, all’alimentazione, allo sviluppo e all’educazione dei bambini nei primi cinque anni di vita. prsolutions.ch

Bambini ipersensibili

Bambini ipersensibili

Circa il 15-20 percento dei bambini è ipersensibile. I bambini ipersensibili percepiscono gli stimoli interni ed esterni con più intensità del normale e li elaborano profondamente e nei minimi dettagli. Questo può sovraeccitarli rapidamente. Anche i sensi ne sono colpiti: per la piccola Anna di due anni il rumore del tosaerba in giardino è così forte che ogni volta che lo sente scoppia a piangere. Luigi invece è talmente sensibile all’odore degli interni dell’auto da farsi venire la nausea. Dal canto suo, Mia accetta d’indossare pullover e magliette solo se la mamma ha tolto le etichette. «Nei bambini ipersensibili le sensazioni sono amplificate, non solo quelle negative ma anche quelle positive», spiega Brigitte Küster, fondatrice dell’istituto per l’ipersensibilità di Altstätten (SG). Questi soggetti ricordano ad esempio molto a lungo un bel momento vissuto nella natura, ma anche le esperienze avvertite come un’ingiustizia. Neonati ipersensibili L’ipersensibilità si manifesta già nei primi anni di vita. Per i bambini che ne soffrono la situazione diventa particolarmente difficile quando, esposti agli stimoli, non hanno la possibilità di reagire. Brigitte …

Mobbing all’asilo

I confl itti fanno parte del normale sviluppo del bambino. Il mobbing invece no. Conversazione con l’esperta di mobbing Françoise Alsaker e lo psicologo Fabian Grolimund. A quattro o cinque anni il bambino può già fare mobbing? F. A.: Sì, l’ho dimostrato con diversi studi scientifici. Bisogna tuttavia rendersi conto che il mobbing a questa età non è legato alle «cattive intenzioni». Pertanto i discorsi morali non sortiscono alcun effetto. Qui si tratta piuttosto di gratificazione. Il mobbing fornisce motivi di compiacimento a chi lo pratica. Se un bambino all’interno di un gruppo nota che grazie a comportamenti aggressivi ottiene qualcosa senza essere punito, persiste finché non viene fermato dagli adulti. Oggi il mobbing all’asilo è più frequente? F.A.: Non direi. Il mobbing è sempre esistito, ma il più delle volte si chiudevano gli occhi. Oggi siamo diventati molto più attenti e sensibili a questo problema. Molti genitori prendono i loro figli sul serio quando vengono molestati. Ciononostante negli asili e nelle scuole in Svizzera ancora tanti bambini subiscono il mobbing senza che nessuno intervenga. …

Stürze auf den Kopf

Se picchia la testa…

Ruzzoloni e capitomboli fanno parte dello sviluppo di ogni bambino. Ecco tutto ciò che i genitori devono sapere. Cadendo, neonati e bambini piccoli si procurano sovente ferite al capo. In tenera età la testa è grande e pesante rispetto al resto del corpo e, oltre a ciò, il bambino non è ancora in grado di parare le cadute. Queste sembrano sovente terribili agli occhi dei genitori e suscitano in loro grande preoccupazione. Il dottor Georg Staubli, primario del pronto soccorso dell’Ospedale pediatrico di Zurigo, rassicura: «Cadendo dalla posizione eretta, è raro che il bambino si ferisca seriamente.» È molto più pericoloso invece se un bebè o un bambino piccolo precipita da un’altezza superiore alla sua statura. «Più il bimbo è piccolo, più grande è il rischio di farsi male», precisa Georg Staubli, che al pronto soccorso non cessa di prestare aiuto a neonati caduti dal fasciatoio o dalle scale. I rischi aumentano anche quando il bambino comincia ad arrampicarsi. Primo soccorso dopo una caduta in testa Se dopo una caduta il bambino piange ma si …