In questa intervista lo specialista Udo Meinhardt risponde alle domande più importanti sulla crescita del bambino.
Perché è importante controllare regolarmente la crescita del bambino?
La crescita indica se il bambino è sano e se si sviluppa bene. Esistono diverse malattie e disturbi che possono pregiudicare la crescita senza manifestare altri sintomi.
L’organizzazione pediatria svizzera raccomanda diverse visite di controllo preventive durante le quali il medico misura la statura del bambino. Nel primo anno di vita sono consigliati controlli all’età di 1, 2, 4, 6, 9 e 12 mesi, mentre nel secondo anno viene effettuata una prima misurazione a 18 mesi e la seconda a 24 mesi. Ulteriori controlli sono previsti a 3 e 4 anni. In seguito gli intervalli si allungano e si consiglia di misurare nuovamente la statura all’età di 6, 10, 12 e 14 anni.
Come evolve la crescita normale?
La crescita si suddivide in tre fasi. Nella prima tra 0 e 5 anni il bambino cresce molto in fretta, allungandosi inizialmente di circa 11 cm all’anno indipendentemente dal sesso. Verso la conclusione della prima fase, la crescita annua si riduce a 6 cm. A questa età non è facile misurare la statura del bambino ed è quindi preferibile affidare questo compito al medico pediatra.
Nella seconda fase comincia a delinearsi una leggera differenza tra la crescita dei maschi e quella delle femmine. Per le bimbe l’accrescimento si riduce da 6 a 5 cm all’anno tra i 5 e i 10 anni, mentre per i maschietti si abbassa da 6 a 4 cm annui tra i 5 e gli 11 anni. Vale la regola che più tardi il bambino entra in pubertà, più diminuisce la velocità di crescita. Poiché in questa seconda fase le visite di controllo preventive sono poche, i genitori dovrebbero misurare il bambino almeno una volta all’anno fino alla pubertà.
Durante la pubertà si assiste a un vero e proprio picco di crescita. La velocità di crescita aumenta sensibilmente prima di arrestarsi una volta conclusa la maturazione sessuale. I ragazzi tra gli 11 e i 17 anni registrano un accrescimento fisico di 9-10 cm annui raggiungendo la velocità di crescita massima di 10-15 cm all’anno. Le ragazze raggiungono invece il picco di velocità alla soglia della comparsa della prima mestruazione, allungandosi di circa 8 cm all’anno. In seguito continuano a crescere per altri due anni guadagnando 5-6 cm per le stature basse e 7-8 cm per le stature alte.
Fino al terzo compleanno non è affatto strano che la crescita del bambino salti da un percentile all’altro. In seguito però dovrebbe procedere fino alla pubertà all’interno del canale percentile determinato geneticamente.
Fino a che età crescono maschi e femmine?
In media le ragazze raggiungono la statura massima già a 15 anni, mentre di solito i ragazzi continuano ad allungarsi fino ai 17. Lo sviluppo specifico legato al genere porta i maschi a essere più alti delle femmine.
Quali fattori determinano la crescita?
Nel bambino sano la crescita è determinata principalmente dai geni, ovvero dalla statura e dallo sviluppo puberale dei genitori. Dipende quindi se i genitori si sono sviluppati precocemente o tardivamente. Chi si sviluppa tardi cresce nei primi anni lungo una curva percentile bassa, ma recupera mano a mano in quanto ha più tempo per crescere. I geni controllano la produzione di diversi ormoni coinvolti nella crescita, tra cui l’ormone della crescita e gli ormoni surrenali e tiroidei.
Nei primi due anni di vita la crescita viene fortemente influenzata dall’alimentazione. Anche più avanti però la dieta rimane importante per poter sfruttare appieno il potenziale genetico di crescita. Affermare tuttavia che un bambino di bassa statura potrebbe diventare più grande se ben nutrito è errato.
Durante la pubertà la crescita è determinata anche dagli ormoni sessuali, gli estrogeni e il testosterone.
Quali fattori possono inibire la crescita?
La crescita può essere rallentata da diverse malattie, determinati farmaci, forte stress psichico e sport agonistico. L’attività sportiva superiore a 12-15 ore settimanali può infatti ripercuotersi negativamente sulla crescita del bambino.
Ogni malattia può inibire la crescita. Se è di breve durata, il bambino recupera il ritardo. Al contrario esistono diverse patologie croniche che a lungo termine influiscono sull’accrescimento staturale causando bassa statura o in casi più rari alta statura. Lo stesso discorso vale per alcuni farmaci.
In linea di principio, ogni divergenza rispetto al precedente canale percentile riscontrata dopo il terzo anno di vita divergenza richiede un accertamento da parte del medico. Bisognerebbe inoltre sorvegliare particolarmente bene la crescita dei soggetti che si sviluppano tardivamente.
Quanto crescerà il nostro bambino?
È possibile calcolare la cosiddetta statura bersaglio del bambino (vedere riquadro a sinistra). Questo valore indica la statura media che una femmina o un maschio con le medesime condizioni genetiche potrebbe raggiungere. Le divergenze fino a 6,5 cm rispetto alla statura bersaglio sono da considerarsi normali, mentre per le divergenze maggiori è meglio parlarne con il medico.
Nei bambini sani le previsioni di crescita possono essere inoltre determinate facendo una radiografia della mano sinistra. La prognosi tiene conto della statura dei genitori, della statura del bambino in quel momento e dell’età ossea definita in base alla radiografia.
Il nostro bambino è nato troppo piccolo in rapporto alla settimana di gestazione. Può recuperare il ritardo di crescita?
Circa il 90% dei bambini nati troppo piccoli recupera il ritardo di crescita. Il recupero è predeterminato geneticamente e non può essere influenzato né dall’alimentazione né da altri fattori.
All’età di 4 anni il bambino nato troppo piccolo e/o con un peso troppo basso deve essere esaminato dal medico pediatra per controllare che abbia recuperato il ritardo di crescita. Se così non fosse, è possibile ricorrere a una terapia. I genitori dovrebbero continuare a sorvegliare la crescita anche se il recupero è avvenuto. Sia nel caso di crescita troppo lenta che di crescita troppo rapida, è sempre consigliato rivolgersi al medico pediatra.
Il nostro bambino è molto più piccolo dei coetanei. Dobbiamo farlo visitare?
Se un genitore o entrambi i genitori sono bassi, anche il bambino rimarrà piuttosto piccolo. È fondamentale che la crescita avvenga nei limiti del valore target basato sulla statura di mamma e papà. Se è così, non è necessario farlo visitare. Se invece la curva della crescita si appiattisce e dopo il terzo compleanno comincia a seguire improvvisamente un percentile più basso, è bene parlarne con il medico pediatra.
Di cosa dobbiamo tenere conto quando si misura il bambino?
È importante misurare il bambino sempre all’incirca nello stesso momento della giornata, meglio al mattino o alla sera. Per farlo bastano lo stipite di una porta e un grosso libro o una squadra di grandi dimensioni. Se si usa un metro montato alla parete, bisogna fare attenzione che il punto 0 si trovi al posto giusto. Il bambino dovrebbe misurarsi a piedi nudi e stare ben diritto con i talloni appoggiati sul pavimento e i polpacci a contatto con lo stipite della porta, le gambe tese, la testa eretta e le spalle all’indietro, senza però cercare di allungarsi. Quando la posizione è corretta, si appoggia sulla testa il libro o la squadra in modo che appoggi allo stipite della porta.
Come si leniscono i dolori della crescita?
I cosiddetti dolori della crescita sono dolori che si manifestano generalmente nella parte inferiore delle gambe e alle ginocchia di sera o durante la notte nei bambini tra i 5 e i 10 anni. In realtà non si tratta di dolori causati dalla crescita. I dolori compaiono piuttosto nella fase in cui la crescita è relativamente lenta. Durante la pubertà, quindi nella fase di maggior crescita, il bambino non ne soffre più.
A tutt’oggi le cause dei dolori non sono note. Ecco perché è possibile lenire solo i sintomi anziché curare il problema alla radice. Può essere di aiuto massaggiare, applicare una pomata, calmare, distrarre, fare movimento, riscaldare o raffreddare, a dipendenza di quel che preferisce il bambino. Dopo aver consultato il medico pediatra, è possibile anche somministrare un antidolorifico.
Se i dolori sono ricorrenti o si manifestano insieme a gonfiore, arrossamento o ipertermia, il bambino deve essere visitato perché il disturbo potrebbe celare altre cause.
Spesso i bambini soffrono di dolori della crescita dopo una giornata intensa. Può essere quindi utile l’assunzione preventiva di vitamina D e magnesio.
Calcolo della statura del bambino
Femmine: Sommare le stature della madre e del padre, dividere per 2 e sottrarre 6,5 cm
Maschi: Sommare le stature della madre e del padre, dividere per 2 e aggiungere 6,5 cm
Una variazione di +/- 6,5 cm è considerata normale.
Percentili
Il percentile è una percentuale che indica quanto è alto un bambino rispetto ai suoi coetanei. Se ad esempio la sua statura si trova sul 3° percentile, questo significa che il 3% dei bambini sani della stessa età è più basso e il 97% più alto. Lo stesso vale per la curva del peso.
Questo contributo è stato possibile grazie al cortese supporto di Novo Nordisk Pharma SA, 8058 Zurigo.
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Autrice: Susanna Steimer Miller è giornalista ed è specializzata in argomenti relativi alla gravidanza e alla nascita, nonché alla salute, all’alimentazione, allo sviluppo e all’educazione dei bambini nei primi cinque anni di vita.